Andy Díaz, dopo aver rappresentato Cuba e vinto un bronzo ai Giochi Panamericani 2019, ha preso la decisione cruciale di abbandonare la nazionale e il suo paese nel luglio 2021, mentre si trovava all'aeroporto di Madrid diretto alle Olimpiadi di Tokyo. Raggiunta l'Italia, si è stabilito a Livorno e ha iniziato ad allenarsi sotto la guida dell'ex triplista Fabrizio Donato, che lo ha ospitato e assistito nell'ottenere l'asilo politico. I suoi successi sportivi hanno accelerato l'ottenimento della cittadinanza italiana, concessagli dal Consiglio dei Ministri nel febbraio 2023. Il suo esordio con la maglia azzurra è stato subito trionfale: ha conquistato la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, in una gara storica dominata da altri due atleti di origine cubana, Jordan Díaz e Pedro Pichardo. Il 2025 ha segnato un anno d'oro per l'atleta, che ha raggiunto il gradino più alto del podio sia agli Europei indoor di Apeldoorn con 17,71 metri, sia ai Mondiali indoor di Nanchino, dove ha stabilito un nuovo record italiano con 17,80 metri, sebbene ai Mondiali di Tokyo non sia andato oltre il sesto posto.
Questi due grandi atleti azzurri racconteranno i loro successi e le loro carriere, oltre alla grande storia “da film” che ha portato Diaz nella nazionale italiana.
Il convegno, che vedrà gli interventi dei presidenti delle federazioni sportive regionali, tra cui Ezio Memmo, Presidente FIGC Abruzzo, e Massimo Pompei, Presidente FIDAL Abruzzo, oltre alla significativa presenza del Tenente Colonnello Enzo Mazzocchi, Comandante del Gruppo L’Aquila della Guardia di Finanza, e di numerose realtà che in Regione si occupano di sport e di accoglienza, intende esporre lo stato dell’arte in questo campo e mostrare punti di forza e criticità sottolineando come lo sport, soprattutto giovanile, possa essere oggi il principale e benefico strumento di integrazione sociale.
Nel corso di tutti gli incontri, gli studenti degli istituti "Andrea Bafile" e "Domenico Cotugno" dell'Aquila, formati attraverso il percorso di Formazione e Lavoro del L'Aquila Film Festival, interverranno attivamente ponendo domande e contribuendo al dibattito.
I lavori si concluderanno alle 18:45 con la proiezione del film "Non dirmi che hai paura" che racconta la storia della giovane Samia, cresciuta a Mogadiscio sotto la morsa della guerra civile e che scopre un talento naturale per la corsa che diventa la sua ragione di vita e la forza per superare gli orrori del conflitto, allenandosi quotidianamente con l'aiuto del suo migliore amico Ali. Il suo sogno si concretizza quando viene selezionata per rappresentare la Somalia nei 200 metri femminili alle Olimpiadi di Pechino 2008, dove, nonostante arrivi ultima, riceve un'accoglienza calorosa dal pubblico; tuttavia, questa sua partecipazione, e in particolare l'aver corso senza velo, le costa minacce di morte da parte del Governo somalo che la costringono a fuggire per cercare rifugio e libertà in Europa".
L'ingresso è gratuito con prenotazione dalla pagina https://www.laquilafilmfestival.it/serate-finali/
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