Alfredo Pascucci ha catalogato ogni singolo documento, mentre per la lettura e la traduzione di alcuni si è avvalso della consulenza e collaborazione di Sofia D’Alessandro, studentessa di Lettere antiche.
Da questa attenta e inedita ricerca si è scoperto che la collina sulla quale attualmente sorge il paese, era possedimento della Confraternita della Santissima Annunziata, eretta nella omonima Chiesa in Tagliacozzo; sulla sommità di questa collina, da sempre chiamata colle San Giacomo, esisteva la casa colonica dei mezzadri cui il sodalizio affidava la coltivazione delle terre circostanti. A causa di alcune inadempienze contrattuali della famiglia Ciciotti, subentra, nel 1799, un altro colono, tal Gianfelice Pascucci, proveniente da Villa San Giovanni, attualmente tenimemto del comune di Sante Marie.
Dopo le vicende napoleoniche e la soppressione degli ordini religiosi, con l’acquisizione allo Stato dei loro beni, la famiglia Pascucci, riscatta le terre del colle di San Giacomo e prolifica, espandendosi e imparentandosi con altre famiglie, tra cui i Panella e i Mastroddi, della vicina località Camerata Nuova. Di qui la nascita di un vero e proprio agglomerato urbano che, subito dopo la seconda Guerra mondiale, si dota anche di una Chiesa dedicata naturalmente a San Giacomo maggiore e, nei primi anni ‘50, l’ufficializzazione nello Statuto comunale di una vera e propria frazione denominata Colle San Giacomo.
La ricerca storica e l’albero genealogico del paese sono stati presentati ufficialmente nell’ambito di un partecipatissimo incontro coordinato dal giornalista Pietro Guida, cui hanno partecipato il prof. Ugo D’Elia che ha tracciato un panorama storico generale dell’Italia e dell’Europa tra la fine del settecento e l’ottocento e dalla storica dell’arte e guida turistica Serena Fossati che ha relazionato sulla storia della frazione.
All’inizio del dibattito il Sindaco Vincenzo Giovagnorio, accompagnato dall’Assessore Angelo Poggiogalle, dal Consigliere Giuseppe Mastroddi e dal Comandante della Polizia locale Paolo Pascucci, ha porto il saluto istituzionale e si è complimentato con Alfredo Pascucci per il prezioso lavoro di ricerca e per la gratuità e la disinteressata dedizione alla propria Comunità".
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