Il viaggio si è aperto venerdì con la visita ufficiale al Comune di Keratsini, (circa 80 mila abitanti), dove la delegazione sulmonese è stata ricevuta dal sindaco e dalle autorità locali. Un incontro cordiale che ha permesso di riaffermare l’importanza del legame tra le due comunità, entrambe custodi di tradizioni secolari che oggi si proiettano nel presente come strumenti di dialogo e crescita.
Il momento più suggestivo è arrivato sabato sera, con la partecipazione alla grande festa popolare di Mani con circa duemila persone: una celebrazione immersa in un’atmosfera vibrante, scandita da musiche tradizionali e balli circolari sotto il cielo stellato del Peloponneso. Intere famiglie hanno danzato intorno ai fuochi, evocando riti antichi che uniscono identità e comunità.
Per la delegazione sulmonese non si è trattato soltanto di assistere a uno spettacolo, ma di condividere un sentimento profondo: quello di un popolo che celebra la propria storia con orgoglio e che apre le proprie tradizioni agli ospiti come gesto di accoglienza e fratellanza.
Le voci della delegazione
«La nostra non è stata una partecipazione scenica, ma un gesto di amicizia e condivisione – spiega Antonio Cinque, capo delegazione –. Siamo stati accolti con grande calore e questo ci ha confermato quanto la Giostra sia ormai un progetto che va oltre i confini cittadini. Portiamo il nome di Sulmona come ambasciatori di dialogo culturale, e questa esperienza ci ha dato ulteriore forza per proseguire su questa strada».
Sulla stessa linea il presidente della Giostra Cavalleresca, Maurizio Antonini: «La nostra presenza a Mani dimostra che la Giostra non è soltanto rievocazione storica, ma un’iniziativa con una forte valenza sociale e culturale. L’incontro con realtà come quella greca apre la strada a rapporti che, oltre a rafforzare l’amicizia tra comunità, possono generare anche opportunità turistiche ed economiche. Ogni volta che portiamo Sulmona in contesti internazionali, creiamo occasioni di crescita e visibilità per il territorio».
Un ponte tra popoli
La missione in Grecia si inserisce nel percorso della Giostra Europea, che ogni anno porta a Sulmona delegazioni da varie città e nazioni, trasformando la manifestazione in un crocevia di identità, tradizioni e progetti comuni. Non solo folclore dunque, ma un vero ponte tra popoli, capace di educare al rispetto reciproco e di rafforzare l’immagine di Sulmona come città dell’accoglienza e della cultura.
E così, tra l’incontro istituzionale e le danze popolari di Mani, la delegazione sulmonese ha scritto un nuovo capitolo di amicizia internazionale, confermando che anche senza sfilare la Giostra Cavalleresca è ambasciatrice di pace, dialogo e sviluppo".
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