Immanuel Kant considerava la pace come la massima aspirazione alla quale la specie umana deve tendere, una sorta di ideale regolativo della vita morale. L’uomo contemporaneo si sente sempre più esposto in un mondo in rivolta e caotico, in una sorta di solitudine profonda. Nel nostro tempo, la parola pace, assume i significati di armonia e speranza. Armonia tra gli uomini, tra i popoli. La speranza, invece, diventa la capacità di uscire da se stessi, per aprirsi all’incontro con gli altri. Quante volte però, siamo stati interpellati per difendere i valori della pace e, invece, abbiamo preferito rimanere indifferenti come se tale argomento non ci riguardasse? Ciò che oggi colpisce principalmente è la differenza esistente nella volontà di “realizzare” la guerra e la pace. Nel primo caso, affinché si dia inizio alle operazioni belliche è sufficiente che vi sia l’intenzione di uno solo, mentre per ottenere e mantenere la pace è necessario che si definisca un accordo tra molti.
Quindi, risulta indispensabile il dialogo, il cosiddetto negoziato, dove l’elemento centrale per raggiungere l’accordo, dovrebbe essere rappresentato dal ragionamento e dal senso di responsabilità e, invece, anche in questa forma dialogante si vuole imporre l’interesse di parte. E’ in questo eterno interesse che si racchiude la superficialità, la fragilità umana e l’angoscia della vita".E.B.
Testimonianza raccolta dal giornalista- scrittore Ennio Bellucci, amico e convinto sostenitore della straordinaria opera umanitaria di Francesco Barone.
"Ben 63 missioni umanitarie ( l'ultima appena conclusa solo da qualche giorno) in Africa e nel Congo in particolare, per portare aiuti concreti e sostegno a quelle popolazioni martoriate da guerre e privazioni indicibili, soprattutto a donne e bambini. Docente presso l'Universita' dell'Aquila- Dipartimento delle Scienze umane.Originario di Bussi sul Tirino, Presidente dell'Associazione Help senza confini , Ambasciatore d'Abruzzo e di Pace nel mondo. Stiamo parlando di FRANCESCO BARONE , da me incontrato, appena rientrato da Goma, mi ha affidato questa puntuale,sentita, drammatica, accorata testimonianza.Una riflessione che trasferisco all'attenzione dei lettori,sempre sensibili ed attenti verso chi si batte da sempre ed ogni giorno per riaffermare la pace ,la solidarietà e l'Amicizia tra i popoli e contro la barbarie della guerra portatrice di lutti, morte, distruzione e sofferenze".
Nessun commento:
Posta un commento