Nel 2022 nacque un piccolo fratino diventato simbolo di resistenza: sopravvisse da solo, dopo che i suoi genitori e il fratellino morirono. Da allora, nessun'altra nascita era più avvenuta nella riserva.
Oggi torna per noi e la riserva un pò di speranza, oggi, finalmente, è nato "Primo".
Un risultato che non arriva per caso.
È il frutto di un lavoro silenzioso, costante e totalmente volontario portato avanti dalle Guide del Borsacchio.
Dal mese di marzo, i nostri volontari hanno monitorato ogni giorno i 3 km di costa della riserva, percorrendo oltre 800 km a piedi e dedicando più di 450 ore alla tutela dei nidi. Sotto il sole, con la pioggia, nel vento.
E tutto questo senza alcun sostegno pubblico, convenzione o finanziamento.
Ogni attrezzatura, ogni cartello sostituito dopo atti di vandalismo, ogni rete posizionata è frutto di impegno personale e campagne di raccolta fondi dal basso.
Lo facciamo per amore. Per rispetto. Per dare una possibilità alla natura.
Il fratino è una specie protetta, oggi a rischio estinzione. In Italia soffre soprattutto per la cementificazione delle coste. L'Abruzzo – nonostante il titolo di "Regione Verde d'Europa" – detiene la triste maglia nera per la percentuale più alta di costa cementificata nel Paese.
Il fratino non si estingue da solo. Siamo noi a metterlo in pericolo. Ma possiamo anche essere quelli che lo salvano.
"Primo" ora ha davanti a sé circa 30 giorni per crescere e imparare a volare. Sarà vulnerabile. Le cornacchie lo osservano. I cani liberi sono ancora un rischio concreto.
Noi ci saremo, ogni giorno.
E continueremo a vegliare anche sugli altri nidi attualmente attivi nella riserva.
Chiediamo solo una cosa: rispetto.
Per la natura. Per il nostro lavoro. Per la vita".
Marco Borgatti
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