CASTEL DI SANGRO - “ALI Abruzzo supporta e condivide le ragioni delle proteste nelle aree interne della nostra regione, per la mancanza di ambulanze medicalizzate in Alto Sangro”: lo dichiara il direttore Alessandro Paglia, a proposito dell’iniziativa promossa da Cgil, Comitato Cittadini Territorio – Ponte del Giovenco e Osservatorio Sanità Alto Sangro.“Pensiamo a cosa significhi una sola ambulanza, senza medico, per servire un territorio che arriva anche a 70mila presenze nei picchi turistici, con l'ospedale più vicino a più di 30 chilometri.
Andiamo a spiegare a quelle persone il perché sono aumentate le tasse, per una sanità che non vedono. Purtroppo è chiaro – prosegue Paglia – che le mancanze non si concentrano solo in quel territorio, ma sono relative a una porzione ben più vasta di Abruzzo, e riguardano anche ad esempio l’assistenza sanitaria di base e la disponibilità di medici di famiglia. Sforzarsi di istituire un qualche incentivo di sostegno alla residenzialità nelle aree interne è del tutto inutile se mancano i servizi di base, e il diritto alla salute è il principale di questi. Rinnoviamo la richiesta, già formulata in occasione dell’approvazione dell’aumento delle aliquote fiscali per colmare parte del disavanzo sanitario, a un confronto nel merito per individuare assieme – Regione, amministratori, portatori di interesse – i migliori strumenti per rispondere alla crisi della sanità in Abruzzo, a cominciare evidentemente dalle aree interne".
Ambulanze senza medici in Alto Sangro, Di Marco e Pietrucci:
"Scelta grave e inaccettabile. Aspettiamo da mesi la convocazione della
Commissione sanità".
"Lasciare le aree interne dell'Alto Sangro senza ambulanze medicalizzate per l'intero mese di maggio, è un segnale gravissimo della deriva della sanità pubblica in Abruzzo. Siamo di fronte a un arretramento pericoloso del diritto alla salute, soprattutto in territori che già soffrono di isolamento e carenza di presidi, nonostante le nostre ripetute e vane richieste di convocazione della Commissione sanità sull'argomento. Un'indifferenza che la comunità non merita: che nel pieno della stagione turistica si scelga di lasciare i cittadini e i visitatori senza copertura medica a bordo delle ambulanze è una decisione che mette a rischio vite umane e spiega la mancanza di governance della sanità dell'era Marsilio", così i consiglieri PD Antonio Di Marco e Pierpaolo Pietrucci che annunciano il deposito di un'interrogazione all'Esecutivo sull'argomento e rinnovano la richiesta di convocazione a Pescasseroli della Commissione Sanità.
"Già nei mesi scorsi abbiamo richiesto la convocazione urgente della 5ª Commissione Sanità, a seguito dell'audizione del 29 ottobre 2024 di CGIL, comitato civico e del presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della ASL1, per affrontare in loco il tema dell'assistenza sanitaria nell'area interna dell'Alto Sangro – così i due consiglieri - . Alla luce dell'aggravarsi della situazione, con il Pronto soccorso ridotto al minimo e il 118 privo di medici, abbiamo nuovamente sollecitato la convocazione della Commissione, affinché vengano auditi tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti e l'Assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì perché dia risposte. Il contributo diretto dei sindaci sarà essenziale per rappresentare al meglio la reale condizione in cui versa il territorio. In un distretto regionale come l'Alto Sangro, popolato da oltre 70.000 persone nei mesi estivi e soggetto a criticità invernali, serve con urgenza un tavolo di lavoro permanente per trovare soluzioni concrete e durature come più volte abbiamo sostenuto e chiesto. La garanzia di un Pronto soccorso funzionante e della presenza medica nel servizio 118 non può essere trattata come questione secondaria: è una priorità che la ASL1 dell'Aquila non può più rimandare. Insieme al consigliere Pietrucci e con il Patto per l'Abruzzo lavoreremo affinché questa crisi trovi una risposta strutturale, per restituire ai cittadini il diritto alla cura e all'assistenza che spettano loro".
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