Galletti ha sottolineato i danni che l’opera provocherà al territorio aquilano e in particolare nell’area di Paganica dove il gasdotto interessa circa 40 ettari di uso civico, che sono fonte di reddito per la popolazione locale, soprattutto per la presenza di tartufaie. Il metanodotto passerà a soli 150 metri dalla Madonna D’Appari, un bene di grande valore storico e culturale, devastando una delle valli più belle d’Abruzzo. Il tubo, inoltre, mette in pericolo l’incolumità dei cittadini poiché verrebbe interrato a meno di 20 metri dalle abitazioni.
Panone ha affrontato il tema del rischio sismico sottolineando come gli studi prodotti dalla Snam si sono rivelati del tutto inadeguati in caso di terremoto, tanto che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è stato incaricato di rifarli daccapo. Ha ricordato che il sisma del 2009 ha tranciato di netto il tubo dell’acquedotto di Paganica e causato anche l’esplosione della condotta del gas. Il principio di precauzione impone che un impianto così pericoloso non venga realizzato in territori, quali quelli dell’Appennino, che sono della massa sismicità.
Giannangeli e Rotellini hanno detto che il Comune di L’Aquila in passato è stato sempre contrario al metanodotto, tanto da promuovere anche un ricorso al Tar, ma che oggi non si comprende quale sia la sua posizione. Il sisma del 2009 ha prodotto profonde ferite materiali e umane al nostro territorio ed è assurdo che ciò non abbia insegnato nulla. E’ inaccettabile che venga imposta alle aree dell’Abruzzo interno, già in forte difficoltà, un’opera che avrà un impatto devastante e che per di più è inutile. Un’ opera che rappresenta anche una beffa perché il suo costo, di ben 2 miliardi e 500 milioni, sarà pagato dai cittadini attraverso un immotivato aumento della bolletta energetica.
I componenti della Commissione hanno ascoltato con molta attenzione le osservazioni esposte dai rappresentati sia della società civile che dell’istituzione locale. La settimana prossima si continuerà con le audizioni e si passerà al voto. L’auspicio e che tale voto sia coerente con tutti gli altri pronunciamenti della Regione in merito al problema Snam "
Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile – Sulmona
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