https://www.facebook.com/CentroAbruzzoNewsSulmona/videos/3986925948229778
https://www.facebook.com/CentroAbruzzoNewsSulmona/videos/710367004988116
Chi accende una candela. Perché, come ripete con la voce rotta dall'emozione uno degli abitanti, la "processione passa sotto casa".
L'avvio della processione, che simbolicamente ricorda la traslazione di Gesù deposto dalla croce verso il sepolcro, sarà preceduto da una riflessione del vescovo. La chiesa è stata aperta alle 18. Da quel momento tanti sulmonesi e centinaia di turisti l'hanno visitata, per accostarsi per pochi commoventi momenti al catafalco con la bara del Cristo Morto, al tronco, la grande croce vellutata cremisi che apre la processione e alla statua dell'Addolorata. Poi il corteo, con le prime note della marcia funebre e subito dopo il canto del Miserere, si è avviato verso via Ciofano, attraversando via Corfinio, via Barbato, la villa comunale, corso Ovidio, via De Nino, via Angeloni e piazza Garibaldi dove è avvenuto il simbolico "scambio" con i confratelli di S.Maria di Loreto, in mozzetta verde, quelli della rappresentazione pasquale della Madonna che scappa; poi l'ingresso dei trinitari in piazza Plebiscito e intorno alla mezzanotte il rientro in chiesa, preceduto dalla preghiera finale del vescovo, davanti alla chiesa dell'Annunziata.
Occhi puntati sul coro composto da 124 elementi che ha riproposo i versi del salmo 50: Miserere, la versione di Raffaele Scotti, Amplius, Tibi Soli, Ecce. Uno sguardo ai simulacri, la bara del Cristo e la statua dell'Addolorata. Ad aprire il corteo è stato il Tronco, l'opera di Nicola Gizzi del 1752 in velluto cremisi, recentemente restaurato a cento anni esatti dall'onorificenza assegnata da papa Pio XI".(ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento