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giovedì 10 aprile 2025

CONFERENZA SULLE IMMAGINI SIMBOLICHE DELLA PROCESSIONE DEL VENERDÌ SANTO DI CHIETI E MANIFESTAZIONE ALLA CAPANNA DI BETLEMME

CHIETI - "Lunedì 14 aprile alle ore 18.30 nella Nuova Libreria Bosio a Chieti si terrà la conferenza sulle Immagini simboliche della Settimana Santa e della Processione del Venerdì Santo a Chieti a cura della prof.ssa Angela Rossi. Introduce Antonio Di Giosafat, direttore della Nuova Libreria Bosio e della San Paolo Libreria di Pescara, organizzatore della manifestazione insieme ai Cooperatori Paolini della Diocesi Chieti-Vasto. Nella mattina del 14 aprile alle ore 10.00 alla Capanna di Betlemme ci sarà la consegna di tutti i generi alimentari raccolti nel corso della Peregrinatio della Croce dell’Amore alla presenza dell’Arcivescovo Bruno Forte.I simboli o Trofei della Processione del Venerdì Santo a Chieti, realizzati dal maestro pittore, scenografo e illustratore Raffaele Del Ponte, rappresentano i momenti cruciali della Passione vissuta dal Cristo. Sono sette: l’Angelo alato, le Lance, la Colonna, il Gallo, il Sasso, il Volto Santo, la Scala, la Croce, che è il simbolo cristiano più diffuso, riconosciuto in tutto il mondo. 


La croce è una rappresentazione stilizzata dello strumento usato dai romani per la tortura e l’esecuzione capitale, il supplizio che secondo i Vangeli e la tradizione cristiana è stato inflitto a Gesù Cristo. Tuttavia, si tratta di una forma simbolica molto antica, un archetipo che prima del Cristianesimo aveva già assunto un significato universale: rappresenta l’unione del cielo con la terra, della dimensione orizzontale con quella verticale. Con il Cristianesimo assume significati nuovi e complessi come il ricordo della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù ed è come un monito dell’invito evangelico ad imitare Gesù in tutto e per tutto, accettando pazientemente anche la sofferenza. La Croce è per i cristiani la memoria del sacrificio di Gesù e sintetizza in modo significativo il suo messaggio: l’amore di Dio ( il braccio verticale, che indica l’alto) e l’amore del prossimo( il braccio orizzontale): un abbraccio verso tutti gli uomini. Le prime rappresentazioni visive della Croce, ma non del Crocifisso, vengono fatte risalire alle pitture catacombali composte fra II secolo e III secolo d.C., mentre la più antica raffigurazione della Crocifissione, a tutt’oggi conosciuta, può essere individuata in quattro tavolette di avorio attualmente conservate alla National Gallery di Londra, databili attorno al 420-430. Nel pieno dell’epoca medievale si diffuse un’iconografia dalla forte valenza religiosa e simbolica, ossia quella della Crocifissione di Cristo.


 E’ fondamentale distinguere due tipi di modalità, che vennero adoperate a tale scopo e che mostrano notevoli differenze dal punto di vista compositivo e tecnico. La prima si incentrava sulla raffigurazione di un Christus Triumphans (Cristo Trionfante), la seconda, invece, presentava un Christus Patiens (Cristo Sofferente). Nel corso dei secoli gli artisti seguirono sempre più la tendenza a raffigurare la sofferenza del Cristo Crocifisso, sintesi della sua duplice natura umana e divina".
 

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