PESCARA - "Siamo sempre pronti a contestare le cose che non vanno. D'altronde fa parte della nostra mission. Tuttavia, quando l'amministrazione compie azioni per le quali va apprezzata sarebbe indegno non esprimerle il giusto giudizio.E' il giudizio che vorrei si desse al neo provveditore dell'amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise Giacinto Siciliano non può essere che quello di ottimo.Il motivo è presto detto.Non appena saputa la notizia della rivolta, il primo dirigente del provveditorato, in men che non si dica, si è trovato a fronteggiare direttamente in persona l'evento critico.Ottimo ciò che ha fatto all' inizio e ancor di più quello fatto dopo con la decisione di far trasferire tutti i rivoltosi.
Un atto quello del provveditore Siciliano che il Sindacato di Polizia Penitenziaria apprezza per tempismo ed efficacia.
Un azione che speriamo funga da deterrente e che ci porti a vivere un contesto diverso in termini di operatività amministrativa.
Giacinto Siciliano ha da subito mostrato chi sia e non solo per ciò che ha saputo egregiamente fare a Pescara.
A Sulmona, ad esempio, ha messo tutti d'accordo sul metodo dallo stesso utilizzato per vedere un carcere riempito di 700 detenuti ad Alta Sicurezza e che farà del Penitenziario Peligno un investimento per il territorio più che un grattacapo in più.
Seppur in condizioni non proprio idilliache, viste le gravi carenze organiche e il sovraffollamento carcerario, Siciliano sta infondendo con il suo modo di intraprendere il suo percorso dirigenziale quella tranquillità che tutti gli operatori penitenziari stanno fortemente apprezzando.
Quello appena affermato porta alla riprova del fatto che spesso una sola persona è capace di fare ciò che in mille non saranno mai capaci di fare.
Siciliano è uno di questi. Non lo dice il Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella ma la storia di un grande uomo quale è appunto Giacinto Siciliano".
-Così il Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella-
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