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giovedì 8 agosto 2024

CASTELVECCHIO SUBEQUO, PAESE DI MINATORI ED EMIGRATI. IL RACCONTO IN “SIRENTE LONTANO”


CASTELVECCHIO SUBEQUO - "Nel libro Sirente Lontano, dedicato all'emigrazione dalla Valle Subequana, la storia dei minatori di Castelvecchio Subequo: fra le vittime di Marcinelle c'era anche Attilio Colangelo.Fra le 262 vittime di Marcinelle, di cui oggi si commemora la scomparsa, anche il paese aquilano di Castelvecchio Subequo piange un concittadino. Si chiamava Attilio Colangelo ed aveva 42 anni.Ma il tempo non ha cancellato la memoria di altri due minatori del paese che persero la vita un anno dopo, il 21 maggio 1957, durante i lavori nella galleria ferroviaria Napoli-Piedimonte. Si tratta di Pasquale Colangelo e Pietro Angelone.
"L’Amministrazione comunale di Caiazzo, nel 2018, ha loro concesso la cittadinanza onoraria e intitolato il piazzale della locale stazione ferroviaria e posta una lapide a ricordo delle due vittime sul lavoro. Alla commovente cerimonia di scoprimento dell’epigrafe, erano presenti i familiari dei due minatori; i due sindaci, Tommaso Sgueglia di Caiazzo e Pietro Salutari di Castelvecchio Subequo, con le rispettive amministrazioni" scrive Giuseppe Cera, storico di Castelvecchio, all'interno di uno dei saggi sull'immigrazione dalla Valle Subequana nel 900 inseriti nel libro "Sirente Lontano", a cura di Radici Edizioni.  Il volume, a cura di Sergio Natalia, traccia le rotte migratorie dalla Valle Subequana nel 900: continua con questo saggio la ricerca di Radici Edizioni – iniziata nel 2022 con Terre in viaggio, analogo lavoro dedicato alla Valle Roveto – sulle rotte migratorie che hanno interessato il territorio abruzzese nel corso del secolo scorso e che trovano nuovi approdi oggi con la cosiddetta emigrazione intellettuale.




Dal 1890, fino al 1970, furono ben 30 i minatori castelvecchiesi morti in incidenti sul lavoro. A loro è dedicato il monumento nei pressi della piazza cittadina, ad opera dello scultore aquilano Walter Di Carlo, inaugurato nel 2019.
"Tante, troppe giovani vedove hanno perso il proprio congiunto nelle esplosioni di grisù delle miniere di estrazione e delle gallerie o nelle deflagrazioni della roccia dovute all'innesco della dinamite nei tunnel stradali o ferroviari di tutta la penisola. Vedove del distacco forzato che hanno idealmente respirato la stessa polvere di silicio della “pusiera” inalata dai minatori", sottolinea Massimo Santilli, nello stesso volume.




Domani, 9 agosto, alle 17.30, la seconda presentazione in zona del libro Sirente Lontano: questa volta proprio a  Castelvecchio Subequo, nella sala Padre Pio Grannonio, per rendere omaggio ai tanti emigrati dal paese subequano, verso le miniere di tutto il mondo. A seguire, la deposizione di una corona al monumento di Castelvecchio Subequo dedicato ai minatori.
Il calendario delle altre presentazioni:
10 agosto, 18:30, Goriano Sicoli
11 agosto, 18:00, Gagliano Aterno
13 agosto, 18:00, Acciano
19 agosto, 18:00, Secinaro
1 settembre, 18:00, Castel di Ieri".
 

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