Il titolo, "Lunga attesa", può essere spiegato analizzando l'opera. I tre soggetti sono raffigurati nelle prime luci dell'alba. Per ognuno di essi vi è un'attesa. La giovane moglie del malato (che è fuori campo) riposa su una sedia, adagiando il capo sul cuscino dopo una lunga notte al capezzale del marito.
Patini trasmette nell’opera due sentimenti diversi e contrastanti, in quelli che si vuole immaginare i due anziani genitori: la rassegnazione e la fede. La prima traspare dal volto del vecchio canuto che si abbandona scorato sulla sedia, consapevole che la vita del figlio sta per spegnersi al pari delle poche braci che ancora ardono nel camino al suo fianco. L'artista vi contrappone la moglie, dipingendola nell'ombra e nell'atto d’accendere una candela votiva ad un'immagine appena visibile sul muro sbrecciato, e in lei la speranza della fede, ultima àncora di salvezza cui l'anziana genitrice si affida, con una preghiera.
Sotto il maglietto di Gianluca Gliubich, titolare dell'omonima casa d'Aste, passeranno nei programmati due giorni dell'asta, il 6 e 7 luglio a partire dalle ore 15.00, dipinti e arredi dal XVI al XIX secolo di incredibile spessore, che giustificano il titolo per la prima volta dato alla loro asta: "Old Masters".
Si va da "Eliezer e Rebecca al pozzo", un grande olio su rame di Jan Brueghel il giovane e Frans Franken II, al “Ritratto di Angelo Suriano in armatura”, un olio su tela opera di Bartolomeo Passerotti, da una Madonna adorante con Gesù Bambino e San Giovannino, opera su tavola Ambito di Giorgione da Castelfranco a un antico crocifisso in alabastro rosa con cornici in ebano e canti in rame dorato appartenuto alla nobile famiglia Boncompagni Ludovisi.
Tra i lotti in asta anche opere di Meindert Hobbema, Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, Nicolò Musso, Guido Cagnacci, Annibale Carracci, Giuseppe Recco, Antiveduto Gramatica, Gianandrea Sirani, Benvenuto Tisi Garofalo e Jacopo Bassano, solo per citarne alcuni.
Nei giorni antecedenti l’asta sarà possibile visitare liberamente l'esposizione, che si presenta - grazie alle importanti opere a catalogo - come un vero e proprio museo. La differenza da una semplice esposizione museale? Facile: si possono già fare offerte su ogni singola opera e poi seguire l'asta dal vivo o da remoto per cercare di portare a casa uno dei lotti in proposta. Non solo grandi capolavori, ma anche argenti, maioliche, arredi e dipinti con basi d'asta davvero vantaggiose. Come da consuetudine della Casa d’Aste Gliubich, alla fine di ognuna delle due tornate, ovvero il 6 e il 7 luglio, si brinderà assieme alle amiche e agli amici che avranno seguìto l'asta in presenza".
Goffredo Palmerini
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