Si ringraziano, inoltre, l’Associazione “Sulmonacinema” e la ditta “FracassiEvents” di Luigi Fracassi per la disponibilità mostrata.
Seguono sinossi dell’opera e nota biografica dell’autore:
«Nei suoi versi, Ovidio rivela spesso al lettore (a lume di naso, una cinquantina di volte) il proprio nome, o meglio, cognomen, vale a dire Naso o, al caso genitivo, Nasonis. Caro Naso, dunque, è da intendersi quale dichiarazione di affetto e di profonda gratitudine nei confronti del celebre poeta di Sulmo. Ma vuole essere anche un invito alla riscoperta, in chiave originale e contemporanea, di un vecchio compagno di viaggio, di un grande classico. Ché, si sa, i classici non muoiono mai. Eh, già! Ovidio vive; ha semplicemente mutato forma nel corso dei secoli. Così, narrandone le ultime metamorfosi, Daniele Di Massimantonio fornisce gli indizi per poter ancora scovare, dopo 2000 anni, lo spirito del Sulmonese. Insomma, una “caccia al tesoro” letteraria, alla scoperta di un Abruzzo di‐verso e di uno dei suoi più grandi figli: Publius Ovidius Naso».
Daniele Di Massimantonio nasce a Giulianova (TE) il 16 gennaio 1984. Si laurea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara nell’anno accademico 2009/2010. Scrive testi teatrali e collabora con la compagnia teatrale giuliese “CasaRocca” e il “Teatrino Gogmagog Corerocksound”. Ha al suo attivo due romanzi (Le due giornate di Cubanito, 2013; Caro Naso, 2022) e una raccolta poetica (La ballata del migrante, 2013).
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