Continuano ad aumentare le conseguenze negative sul piano paesaggistico, sanitario ed urbanisticoambientale più volte evidenziate dal comitato oltre alla scarsa qualità dei materiali trattati che vengono sistematicamente poi sversati in discarica tanto da ritenere a breve necessaria la realizzazione di una nuova discarica che certificherebbe il destino di pattumiera del’ Abruzzo della nostra città. Peggiorano le condizioni di viabilità di Via Cappuccini che ora è sempre più percorsa dai mezzi pesanti in entrata e uscita dall’impianto. L‘intensità di traffico ha raggiunto volumi nemmeno ipotizzabili fino a un anno prima e non è lontano dalla realtà indicare in almeno cento i passaggi di autoarticolati lunghi anche 12 metri. Continuano e mancare quegli interventi compensativi previsti di legge per i territori più penalizzati per cui il comitato ha presentato un nuovo esposto al Prefetto, al Sindaco ed ai corpi di vigilanza sul territorio affinchè venga fatta luce sulla provenienza dei mezzi e sulla qualità della “merce” trasportata .Si aggravano i fattori di inquinamento delle falde idriche con la certificazione dell’Ottobre scorso da parte della soc. Ecogest del superamento della concentrazione di TETRTACLOROETILENE. Nel precedente monitoraggio aveva rilevato il superamento del parametro di DICLOROETILENE nello stesso piezometro S7 che risulta quello in asse con la direzione SSE verso NNW della direzione di falda sottostante la discarica Cogesa.Il comitato ritiene che questi fenomeni sono la conseguenza anche della approvazione del progetto di ampliamento della discarica che in data 03/12/2021 con Determinazione n° DPC002/PAUR/25 da parte del dipartimento Territorio-Ambiente della Regione Abruzzo ha approvato, in contrasto con il Piano Regolatore Generale della città, aumenti di potenzialità della discarica, l’avvio di una linea di produzione del Combustibile Solido Secondario, la cui combustione provocherà disossina, senza neppure aver fatto un minimo indagine di mercato. Anche questo graverà sulle tasche dei cittadini che già sono costretti a pagare i debiti di bilancio dell’Ente caratterizzato da spese esorbitanti per il personale e la disamministrazione delle strutture.
TUTTO QUESTO SENZA CHE L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE ABBIA PRESO ALCUNA INIZIATIVA PER
CONTRASTARE QUESTO GRAVE STATO DI COSE A DISTANZA DI SETTE MESI DALLE ELEZIONI CHE L’HA VISTA
VINCERE ANCHE GRAZIE ALLE PROMESSE DI RIFORMARE L’INTERO CICLO DEL TRATTAMETO DEI RIFIUTI E
NONOSTANTE ANCHE L’INCONTRO AVUTO CON L’ASSESSORE AL RAMO CATIA DI NISIO ALLA QUALE SONO
STATE ESPRESSE LE NOSTRE PREOCCUPAZIONI SOPRATTUTTO IN MERITO ALL’AVVIO DELL’IMPIANTO DI
PRODUZIONE DEL CSS E DELL’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA.
I cittadini del comitato chiedono un incontro urgente con il sindaco per conoscere le intenzioni dell’amministrazione sul problema Cogesa. Sulmona non può sopportare tutto questo, non può accettare che di fronte al suo drammatico e inarrestabile impoverimento economico, culturale e demografico, di fronte ad un nuovo attentato alla salute dei suoi cittadini e alla tutela del suo territorio, diventi una comoda soluzione ad un problema, come quello dei rifiuti, che assilla la regione Abruzzo e si trasformi in una gigantesca pattumiera per il centro Italia..A fronte del peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini la nuova Amministrazione Comunale non si distingue per capacità di incidere per una soluzione del problema. In totale spregio dei gravi problemi ambientali e di salute dei cittadini si limitano ad affrontare l’affare Cogesa come un semplice problema di gestione di potere di gestione di un qualsiasi altro Ente sovraccomunale da spartirsi. Peccato che prima delle elezioni sono state fatte tante promesse e spese tante parole da parte dei nuovi entrati tanto che s’era aperta una speranza che, superata la vecchia gestione, si sarebbe potuto finalmente parlare di risanamento ambientale, di sostenibilità del processo di trattamento dei rifiuti, di riciclo, di ripristino della legalità.Difendere il territorio da ogni forma di inquinamento e tutelare la salute dei cittadini è un dovere di chi ciamministra, ma purtroppo bisogna constatare che ancora una volta siamo stati abbandonati a noi stessi".
Il Comitato Morrone Sulmona Valle Peligna.
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