Sarà il Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e delle valanghe (Coreneva), in base al grado di criticità dei fronti, a disporre il distacco artificiale della neve, che avverrà con lo Spiner a bordo dell’elicottero.
A illustrare lo strumento e le modalità di utilizzo è stato, durante la riunione del tavolo della montagna, Adriano Favre, direttore del soccorso alpino valdostano, collegato da Kathmandu, capitale del Nepal, dove si trova per una spedizione.
“Il sistema”, ha aggiunto l’assessore Liris, “rivoluziona il concetto di prevenzione e salvaguardia di vite umane, permettendo il rapido intervento degli operatori e la messa in sicurezza dell’area. La Regione formerà i propri operatori del soccorso alpino all’utilizzo dello Sniper”.
“A differenza degli esplosivi tradizionali, che devono essere trasportati singolarmente, Helibox può contenere al suo interno fino a 18 cariche”, ha spiegato ancora Liris, “questo consente all’elicottero di poter decollare un numero di volte decisamente inferiore ottenendo un notevole risparmio di costi”.
“È stata importante l’esperienza del Velino, dove all’inizio dell’anno hanno perso la vita 4 escursionisti”, ha ricordato infine l’assessore, “prima di mettere in campo i soccorsi è stata necessaria la bonifica dell’area con il distacco controllato dei fronti soggetti a valanga, per farlo vennero dalla Val d’Aosta amici che già erano stati vicini all’Abruzzo in altre circostanze e oggi si consolida questa collaborazione”.
Alla conferenza stampa all’esito del Tavolo della montagna, insieme a Liris hanno partecipato Mauro Casinghini, direttore dell’agenzia regionale di Protezione civile, e Daniele Perilli, presidente del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico Abruzzo".
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