SULMONA - ARS ADEO LATET ARTE SUA: il verso latino, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (X, v. 252) campeggia da alcuni mesi su un muro di cinta di Via Case Lupi visibile dalla strada che collega le frazioni di Bagnaturo e Badia di Sulmona.Si tratta di un murale anamorfico di circa venti metri, composto da lettere dipinte su un lato dei paletti di cemento; la scritta, giocando visivamente con gli elementi modulari, dilatandosi o contraendosi a seconda del punto di vista, appare chiaramente intellegibile solo da una data angolazione.
L’opera è stata inaugurata dal presidente dell’Associazione “Amici del Certamen” Alessandro Colangelo, dal curatore del progetto artistico “Murale ovidiano” Marco Maiorano, e dal proprietario della recinzione, Massimo Di Prospero, che ha commissionato al Collettivo MANI l’ideazione e realizzazione dell’opera. Il senso autentico del mito di Pigmalione che si innamora della statua da lui stesso scolpita fino a pregare gli dei che diventi persona vivente, è racchiuso nel famosissimo emistichio, divenuto celebre come principio di estetica, fatto proprio dal poeta di Sulmona e tradotto da Bernardini Marzolla con “Tanta è l'arte che l'arte non si vede”.
Attraverso il racconto, il mito si fa illustrazione della potenza illusionistica dell'arte. Per dirla con Eduard Fraenkel, tra i maggiori studiosi ovidiani: “uno dei più fini apologhi della meraviglia dell'immaginazione creativa”.
Oltre alla scomposizione di ciascuna lettera in porzioni verticali che determina l'anamorfosi, la particolarità della scritta è data dalla rifrazione della luce sulla recinzione che si può notare in alcune ore della giornata: tale effetto permette, sorprendentemente, di distinguere la scritta anche sul lato non dipinto, conferendo fascino e mistero all’opera.
Il dipinto va ad aggiungersi agli altri cinque (visibili sul sito www.certamenovidianum.it, sezione ”opere realizzate”) del progetto MURALE OVIDIANO, portato avanti dal 2011 dall’associazione, al lavoro per realizzare altri murales nei prossimi mesi, con l’obiettivo di rendere l’originale iniziativa anche l'occasione per avvicinare alla conoscenza delle opere di Ovidio e per riqualificare zone a rischio degrado.
A Massimo Di Prospero, che da tempo si occupa di manutenere e abbellire l’area prospiciente alla sua proprietà, con uno spiccato senso di cura del bene comune, va il plauso dell’associazione che ha voluto esprimergli gratitudine con la consegna di una targa in ricordo dell’iniziativa.
Associazione Culturale Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense
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