a causa del totale disinteresse delle forze politiche, incapaci fino ad oggi di incentivare, favorire e rilanciare attività di capitale importanza sia per l'occupazione che per il territorio.
I comuni sono chiamati a censire entro 3 mesi i terreni disponibili (pubblici o privati). Privati, aziende, associazioni potranno rapidamente presentare progetti di utilizzo, che la Banca si occuperà di valutare e poi rendere operativi attraverso tutta una serie di agevolazioni che sono state illustrate dai relatori, assieme agli obiettivi strategici che la legge ha indicato.
Di cosa si tratta - La Legge regionale n. 26/2015 istituisce la “Banca della Terra d’Abruzzo” la quale consiste in un elenco completo ed aggiornato dei terreni e fabbricati di proprietà pubblica e privata dichiarati disponibili per operazioni di affitto o di concessione. L'elenco contiene terreni di proprietà regionale, comunale e di altri enti pubblici, ivi compresi quelli eventualmente affidati in gestione, con convenzione, dalla Regione o da soggetti privati nonché i fabbricati rurali e terreni privati dichiarati temporaneamente disponibili, abbandonati o incolti.
Il regolamento di attuazione, pubblicato sul BURAT ordinario n. 30 del 26.7.2017, ha l’obiettivo di assegnare terreni incolti o abbandonati a chi ne faccia richiesta.
Finalità - Consentire di promuovere l’insediamento di nuove aziende agricole, ma anche favorire il riordino fondiario attraverso l’accorpamento e l’ampliamento delle aziende agricole esistenti. Inoltre favorisce coloro che vogliono avviare un’attività agricola che, pur non essendo proprietari di terreni, potranno usufruire di quelli incolti e abbandonati.
Come funziona - I terreni verranno censiti dai Comuni o dalle loro unioni con il supporto dei Centri di assistenza agricola e i beni da censire potranno essere segnalati dagli stessi proprietari. Il Regolamento prevede che i Comuni trasmettano alla Regione Abruzzo l’elenco delle particelle catastali disponibili e il Dipartimento politiche dello sviluppo rurale predisponga gli avvisi contenenti le modalità di richiesta dei terreni censiti e i criteri per l’assegnazione. I richiedenti dei terreni dovranno, quindi, presentare un idoneo piano di coltivazione che dovrà essere valutato ed approvato dal Dipartimento e che dovrà invitare i contraenti a predisporre l’atto di trasferimento dei beni. Nell’atto saranno indicate le modalità, quali la forma contrattuale di affidamento, il canone e la durata che non può essere in ogni caso superiore ai 15 anni. Nelle assegnazioni avranno priorità i lavoratori svantaggiati, compresi i disoccupati.