Occorre che gli Enti locali cambino passo e concertino un forte ed ambizioso piano di rilancio dell'economia della montagna che comprenda turismo, allevamento e agricoltura anche di alta quota.
Auspichiamo che nelle prossime settimane si metta realmente mano ad un programma di rimboschimento in deroga alle leggi vigenti di rapida attuazione, che si riformi nel modo migliore il Piano del Parco con le sue troppo rigide norme di attuazione e che per il futuro si istituiscano nel periodo estivo dei presidi di Protezione Civile a controllo e difesa della montagna, a modello di quanto è stato avviato dal Comune di Pratola Peligna sul Colle delle Vacche.
Il Comune di Sulmona deve necessariamente avviare una variante al Piano Regolatore Generale che consenti per l’area pedemontana delle frazioni del Monte Morrone la realizzazione di interventi edilizi finalizzati all'insediamento di attività turistico e ricettive, insomma norme certe che possano stimolare la nascita di nuove imprese di settore che interagiscano realmente con l’area protetta.
Immediatamente la Regione commissioni uno studio per la valutazione dei rischi conseguenti alla perdita del bosco quali il rischio idrogeologico e il rischio valanghe.
Alle forze dell'ordine, ai Vigili del Fuoco e a tutti Volontari intervenuti da ogni parte della regione, va il nostro sostegno e ringraziamento più sentito per stanno svolgendo a difesa degli abitanti di Sulmona e del suo patrimonio ambientale.
Luigi La Civita
Vice Coordinatore Regionale di Forza Italia