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lunedì 12 settembre 2016

INIZIO ANNO SCOLASTICO, IL MESSAGGIO AUGURALE DEL VESCOVO DI SULMONA-VALVA

SULMONA - All'inizio del nuovo anno scolastico il Vescovo, monsignor Angelo Spina, ha inviato un messaggio augurale agli Studenti, ai Dirigenti, ai Docenti, al Personale della Scuola e alle Famiglie del territorio della Diocesi di Sulmona-Valva.All'inizio di questo nuovo anno scolastico desidero rivolgere a tutte le componenti della scuola: Studenti, Dirigenti, Docenti, Personale Amministrativo, Tecnico e Famiglie, i miei più sentiti e cordiali saluti, e augurare un sereno e fruttuoso anno scolastico.E' un anno che, per tanti di voi, inizia
con grandi difficoltà, a causa delle scuole che staticamente non sono sicure ma, nonostante i disagi a cui si va incontro, è un anno da vivere con rinnovato entusiasmo e impegno, carico di aspettative per la crescita e la formazione.
Cari ragazzi e ragazze, le tante App che scaricate e le continue connessioni facilitano tanto la comunicazione, ma è necessario l'incontro con le persone, con i vostri compagni, i vostri docenti, i vostri dirigenti, accompagnati dalle famiglie. Questo incontro è così importante nella scuola per costruire ponti non virtuali, ma reali, per vincere due mali del nostro tempo, la paura e la paralisi.
Viviamo in un tempo e in un mondo dove c'è tanta paura e angoscia. Paura a causa del terrorismo, dell'incertezza di un lavoro, di non sentirsi amati e apprezzati, di non avere tante opportunità. Quando la paura dilaga, allora ci si chiude e questo ci fa sentire come paralizzati. La paralisi ci fa perdere il gusto di godere dell'incontro, dell'amicizia, il gusto di sognare insieme, di camminare con gli altri.
Nel mese di luglio ho accompagnato alcuni giovani alla Giornata Mondiale dei Giovani a Cracovia. C'erano milioni di giovani, meravigliosi. Papa Francesco parlando loro ha detto: "Ma nella vita c'è un'altra paralisi ancora più pericolosa e spesso difficile da identificare, e che ci costa molto riconoscere. Mi piace chiamarla la paralisi che nasce quando si confonde la FELICITÀ con un DIVANO / KANAPA! Sì, credere che per essere felici abbiamo bisogno di un buon divano. Un divano che ci aiuti a stare comodi, tranquilli, ben sicuri. Un divano, come quelli che ci sono adesso, moderni, con massaggi per dormire inclusi, che ci garantiscano ore di tranquillità per trasferirci nel mondo dei videogiochi e passare ore di fronte al computer. Un divano contro ogni tipo di dolore e timore. Un divano che ci faccia stare chiusi in casa senza affaticarci né preoccuparci. La "divano-felicità" / "kanapa-szczęście" è probabilmente la paralisi silenziosa che ci può rovinare di più, che può rovinare di più la gioventù. "E perché succede questo, Padre?". Perché a poco a poco, senza rendercene conto, ci troviamo addormentati, ci troviamo imbambolati e intontiti...per molti questo risulta più conveniente che avere giovani svegli, desiderosi di rispondere, di rispondere al sogno di Dio e a tutte le aspirazioni del cuore. Voi, vi domando, domando a voi: volete essere giovani addormentati, imbambolati, intontiti? [No!] Volete che altri decidano il futuro per voi? [No!] Volete essere liberi? [Sì!] Volete essere svegli? [Sì!] Volete lottare per il vostro futuro? [Sì!] Non siete troppo convinti... Volete lottare per il vostro futuro? [Sì!]Ma la verità è un'altra: cari giovani, non siamo venuti al mondo per "vegetare", per passarcela comodamente, per fare della vita un divano che ci addormenti; al contrario, siamo venuti per un'altra cosa, per lasciare un'impronta. E' molto triste passare nella vita senza lasciare un'impronta. Ma quando scegliamo la comodità, confondendo felicità con consumare, allora il prezzo che paghiamo è molto ma molto caro: perdiamo la libertà. Non siamo liberi di lasciare un'impronta. Perdiamo la libertà. Questo è il prezzo. E c'è tanta gente che vuole che i giovani non siano liberi; c'è tanta gente che non vi vuole bene, che vi vuole intontiti, imbambolati, addormentati, ma mai liberi. No, questo no! Dobbiamo difendere la nostra libertà!".
Belle le parole di Papa Francesco!
Cari ragazzi e ragazze, la scuola vi veda protagonisti importanti, costruttori di un mondo nuovo, di fratellanza e di pace, di dialogo e di solidarietà e non solo destinatari e utenti di quanto vivete, non subendo, ma partecipando.
A voi Dirigenti, Docenti, grazie per l'impegno e la passione che mettete nel formare le nuove generazioni, a voi, a tutti gli alunni e alunne auguro un proficuo e sereno anno scolastico, mentre vi ricordo al Signore con la preghiera e benedico.
+Angelo, vescovo.