“BAGARRE” A PALAZZO SAN FRANCESCO SULLA QUESTIONE SANITA’

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SULMONA - Scoppiata la prima “bagarre” a Palazzo San Francesco. Dopo la notizia del negato svolgimento del consiglio comunale d’urgenza richiesto dalla minoranza per discutere sul riassetto della sanità regionale la minoranza abbandona l’aula consiliare. A nulla è servito il ruolo di moderatore del presidente dell’assise, Katia di Marzio, che nell’annunciare lo slittamento del consiglio straordinario, più o meno al 28 luglio prossimo, contando i venti giorni di legge, aveva proposto come da regolamento una autoconvocazione dei capigruppo per discutere l’argomento.
Ma, sulla proposta la maggioranza ha detto “no”, cambiando secondo la minoranza l’accordo preso, questa mattina a mezzogiorno, con il sindaco, Annamaria Casini. Incontro richiesto proprio dal primo cittadino. Una forma di apertura che aveva fatto presupporre finalmente un confronto su un argomento così importante per la città.  Una giornata cupa soprattutto per chi era stato invitato dal primo cittadino a ragionare. L’opposizione si è sentita tradita. Una “coltellata alle spalle” che è arrivata proprio dalla giovane minoranza allineatasi con il sindaco facendo finta che nessun dialogo era stato aperto poche ore prima. “Il problema non sono le carte – ha tuonato, Bruno Di Masci – i punti sul riordino in questo momento non ci interessano. Ci interessa la deroga, quella che è stata data a Lanciano, Vasto e Avezzano. Non è tollerabile che il sindaco di questa città plauda al declassamento del nostro ospedale che da primo livello è diventato di base. Questa è una presa in giro perché il sindaco non rappresenta nessuno. Se Annamaria Casini pensa che a noi serve l’elenco della spesa a noi non interessa. A giugno scorso doveva chiudere il punto nascita – ha continuato – ma grazie ad un intervento sull’assessore regionale, Paolucci siamo riusciti a prorogare la chiusura ad ottobre. In questo consiglio comunale dovevamo parlare anche di questo, invece, non abbiamo potuto fare nulla. Nemmeno presentare la domanda di attualità”. A prendere la parola nella conferenza stampa, convocata dall’opposizione durantelo svolgimento del consiglio, Alessandro Lucci che ha sottolineato:

”In due ore una telefonata è riuscita a cambiare le carte in tavola. Tutto questo è vergognoso. Pensavo che fosse una nuova era per questa città, invece, ancora una volta ci siamo sbagliati. Non siamo nell’epoca della Casini ma dell’assessore regionale, Andrea Gerosolimo. La cosa che mi dispiace di più è che i giovani della maggioranza, Fabio Pingue, Deborah D’Amico e Andrea Ramunno si sono accodati al loro sindaco facendo credere a tutti che nessun accordo era stato preso. Sembravamo dei bugiardi”. Alle dichiarazioni di Lucci ha fatto eco Alessandro Di Gennaro per Forza Italia dicendo:”E’ vergognoso non convocare un consiglio comunale straordinario quando si parla di un argomento così importante come la sanità”. Intanto, l’opposizione si prepara ad affollare, mercoledì prossimo, l’aula consiliare della Regione Abruzzo dove si discuterà di sanità. Con loro anche Domenico Capaldo, candidato sindaco nelle scorse amministrative per Sel, i sindacati e le associazioni di categoria. Il primo cittadino a fronte dell’abbandono dell’aula consiliare da parte della minoranza ha precisato:”Non è vero che ci eravamo accordati per un consiglio straordinario da celebrare lunedì prossimo. Avevamo detto che avremmo affrontato l’argomento. Quello che è stato fatto oggi da parte dell’opposizione è scandaloso considerando che si doveva completare l’assetto amministrativo”.
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