Oggi, sembra di essere nella medesima situazione di allora, “ l’unione di intenti con le istituzioni” non è sufficiente per garantire un futuro certo ai due Istituti e ai rispettivi alunni.
Tra l’altro, sembrerebbe che, per il prossimo anno scolastico, la Provincia non stanzierà più denaro in bilancio per le spese di trasporto degli alunni, i quali non solo dovranno continuare ad affrontare un disagio quotidiano, che dura da quasi due anni, ma dovranno anche provvedere al pagamento del biglietto.
Una situazione paradossale , dunque, mortificante per gli alunni, per il corpo docente e per la comunità sulmonese tutta. Di conseguenza, dobbiamo dire che le procedure burocratiche, seppur doverose e giuste, non devono in alcun modo ostacolare la “via della ragione” e della giustizia, ossia quella del rientro dei nostri alunni nel territorio di Sulmona.
Auspico, fortemente, che qualora non fosse possibile trovare una soluzione volta al rientro degli alunni nell’Istituto De Nino- Morandi in tempi brevi e certi, si provveda ad individuare una sistemazione alternativa per gli studenti dei due Istituti all’interno di uno dei tanti immobili presenti nel Comune di Sulmona, così come è avvenuto in passato per gli alunni del Liceo Classico Ovidio, che ancor oggi a distanza di sette anni sono ospiti di altre strutture.
Certo della volontà di tutte le istituzioni interessate a ripristinare il giusto stato delle cose, allorchè dovessi essere smentito continuerò di certo “a chiedere invano” per evitare che le già citate “calende greche” diventino realtà".
ALESSANDRO PANTALEO