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lunedì 14 marzo 2016

"COERENZA, PROGETTUALITA’ E MOBILITAZIONE CONCRETA PER LO SVILUPPO DELLA VALLE PELIGNA"

RAIANO - "Il Dott. Ronci, nei giorni scorsi, ha sottoposto all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di ottenere il riconoscimento di “Area di Crisi” per la Valle Peligna, analogamente quello ottenuto per la Val Vibrata.Noto, con rammarico, che a tale denuncia non è seguito alcun intervento da parte delle forze politiche locali e dai rappresentanti istituzionali ai vari livelli, come a voler considerare di poco conto quanto meritoriamente sollecitato dal Dott. Ronci.
E’ questo, a parere del sottoscritto, il segno evidente di come la capacità di intervento dei gruppi dirigenti locali sia ormai ridotto ad un livello di gravità tale da impedire il concreto riavvio di sviluppo dell’economia locale.Siamo bravi, e facciamo bene, ad opporci a progetti infrastrutturali o smantellamenti di servizi pubblici e presidi sanitari locali, ma non siamo altrettanto bravi a mettere in piedi iniziative e progettualità concrete come hanno saputo e sanno fare altri"si legge in una nota giunta in redazione a firma dell'ex sindaco di Raiano Enio Mastrangioli."Ricordo, infatti, che il procedimento di riconoscimento di “Area di Crisi” della Val Vibrata avviato dalla Provincia di Teramo e ratificato dalla Regione e dal Ministero, trae origine dalla Delibera di Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2011, avente, appunto, all’oggetto: “Proposta di designazione del Distretto Industriale Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno, quale area di crisi industriale complessa ai sensi e per gli effetti del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 marzo 2010”
La Giunta Regionale di allora, molti lo dimenticano, nello stesso giorno, con la Delibera n. 162, propose la medesima cosa per la Valle Peligna, con la differenza che, rispetto a Teramo, da allora ad oggi nulla è stato avviato concretamente da tutti i livelli istituzionali locali e provinciali per dare concreta attuazione a quanto deliberato dalla Giunta Regionale, così da ottenere lo stesso riconoscimento dal Ministero.
Inseguiamo e richiediamo attenzione, attiviamo tavoli di sviluppo, Giunte del Territorio, ma nei fatti non facciamo nulla per dare seguito a risultati ottenuti grazie a specifiche mobilitazioni sindacali e politiche.
Come il Protocollo d’Intesa del 2008, cui doveva seguire un Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico, morto per strada a differenza della Val Vibrata che ottenne lo stesso nostro Protocollo d’Intesa, oggi posto a base della Delibera della Provincia di Teramo che ha consentito il riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa, con la conseguente possibilità di sottoscrivere Accordi di programma per il finanziamento di interventi progettuali e infrastrutturali, utili a favorire lo sviluppo di quell'area produttiva.
C’è qualcosa che non va in Valle Peligna e la colpa non è da addebitare esclusivamente a coloro che hanno a cuore maggiormente, fatto certamente indiscutibile, gli interessi della costa o della Città Capoluogo di Provincia, ma anche alla nostra incapacità di saper mostrare una classe dirigente coesa, capace di discutere in termini associati e integrati, con una visione chiara sulle progettualità da richiedere per la Valle Peligna nella sua interezza.
E’ indubbio che l’assenza di un ruolo centrale e di capofila, che avrebbe dovuto svolgere la Città Capoluogo del territorio, cioè Sulmona, abbia pesato e pesa nell’acuire la debolezza già demografica e politica del nostro territorio.
Per queste ragioni auspico, come cittadino della Valle Peligna, che le prossime elezioni amministrative della Città di Sulmona, rappresentino un’occasione utile non per un regolamento di conti tra fazioni politiche e interessi personali ed egoistici di alcuni, ma per costruire un gruppo dirigente che abbia a cuore gli interessi generali della Città e della Valle Peligna, in coerenza  con il quadro politico e amministrativo regionale, sia per chi fa parte della maggioranza di governo sia per chi si riconosce nelle forze di opposizione.
Solo dai comportamenti coerenti può scaturire e crescere un gruppo dirigente locale che usa la politica per fini generali e non per interessi personali o di carriera politica".

                                                                                                 
  Enio Mastrangioli
 (Ex Sindaco di Raiano)