CASTEL DI SANGRO - È stato presentato venerdì sera, presso il Teatro Tosti di Castel di Sangro, il volume di Raffaele Urraro "Questa maledetta vita", edito da Olschki.Nel suo lavoro, 446 pagine, Urraro tenta di realizzare quel "romanzo autobiografico" che Giacomo Leopardi non scrisse mai, ricostruendo le sue vicende interiori e anche i mali, i malanni e le malattie che costellarono la sua vita e ne condizionarono l'attività letteraria e intellettuale.
A condurre l'evento sono stati gli studenti della classe V bilinguismo del liceo scientifico "Patini-Liberatore", coordinati dalla professoressa Raffaella Dell'Erede. Sul palco, gli alunni hanno alternato letture tratte da opere leopardiane, brani musicali di accompagnamento dal vivo e video tematici. Numerose le domande poste all'autore, corredate dagli interventi di Maria Domenica Santucci e dalla professoressa Ida Di Ianni. Alla presentazione è intervenuta anche Cinzia D'Altorio, dirigente scolastico dell'istituto "Patini-Liberatore".«Occasioni come questa – ha commentato Urraro – sono costitutive di una didattica che va oltre l'apprendimento nozionistico per favorire una partecipazione attiva alle tematiche di studio. Leopardi, il nostro "viaggiatore del tempo", ci consente di andare oltre le barriere temporali e spaziali per affermare valori validi in ogni tempo e in ogni luogo».
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