ULTIME NOTIZIE DALLA REGIONE
Sport News
IN PRIMO PIANO
PESCARA: #DOCudi2025 I VINCITORI DEL CONCORSO
PESCARA - "E' stato il pubblico in sala, formando la Giuria popolare, a determinare il vincitore del Premio "Miglior documenta...

TOP NEWS
TOP NEWS REGIONE ABRUZZO
FACEBOOK LIVE - LE DIRETTE STREAMING DI CENTROABRUZZONEWS -
lunedì 21 dicembre 2015
OLOTROPICA PRESENTA “PICCOLE GUERRE INUTILI”
SULMONA - Olotropica, band aquilana guidata dalla voce di Valentina Di Cesare lancia oggi il primo album della propria carriera dal titolo “Piccole guerre inutili”. Il lavoro discografico è frutto della collaborazione con lo studio di produzione “Sincronie Musicali”, ed è stato anticipato da lancio di un primo singolo con relativo video-clip, per la regia di Carlo Liberatore, che si intitola proprio “Piccole guerre inutili”: CLICCA QUI
Olotropica è un progetto giovane ed ambizioso nato appena 3 anni fa mentre, l'idea del disco, ha preso forma nella primavera del 2014. I testi sono di Valentina Di Cesare: brani ricercati, eleganti, diversi, tutti avvolti da un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Le musiche sono invece dei ragazzi del gruppo: Pierluigi Di Cesare al basso, Michele Musti alla batteria, Paolo Di Cesare alla chitarra e Riccardo Pezzopane alle tastiere. Il disco è stato registrato al Touchclay studio di Popoli da Giacomo Pasquali e arrangiato, appunto, da Patrizio Maria D'Artista. Sarà in vendita in tutti gli store digitali e fisicamente nella libreria “PUNTO E A CAPO” in via Roma, 12 a Sulmona e a breve in altri punti vendita d'Abruzzo e nazionali.I pezzi sono tutti abbastanza introspettivi e affrontano i temi del tempo, dell’amicizia, del ricordo di una persona che non c’è più e c’è solo una canzone d’amore ma affrontato in tono scherzoso. L’artista Annalisa Di Felice ha disegnato in esclusiva per la band un fiore di loto stilizzato, simbolo di eterna rinascita e purezza che la band ha scelto come proprio simbolo.“Ho un tatuaggio che è proprio un fiore di loto”, spiega la cantante Valentina Di Cesare, “che per me sta a rappresentare che, nonostante tutto il brutto che ci circonda, si può rimanere coerenti con ciò che si è. Il nostro “Piccole guerre inutili” ha proprio questo significato. Un monito a tornare su quote di umanità regolare, ad essere meno filtrati e aderenti a quello che siamo veramente. Il nostro passaggio su questa terra è molto breve e credo che dovremmo ottimizzare i tempi. Per migliorare le cose il cambiamento deve essere innanzitutto il nostro”.
Ad illustrare, invece, la copertina dell’album, le splendide immagini di Michela Tobiolo, artista che ha saputo interpretare al meglio il messaggio dell’album: una logica binaria regole le cose e le vicende della vita, la dualità di tutti gli avvenimenti umani li rende sia "buoni" che "cattivi" al tempo stesso. E’ così che l'amore, i ricordi, il dolore, il tempo, l'attesa, l'amicizia, giungono ad essere le tematiche principali delle canzoni del disco che si snodano l'una dopo l'altra come fossero perle di un’unica collana. La copertina dell’album ha una simbologia non casuale: due corpi che si abbracciano, un lupo e un agnello.
Le canzoni di “Piccole guerre inutili” sono 9 piccoli incantesimi: al primo ascolto ci si distacca subito dal contingente, dal vuoto cosmico di tante facili espressioni, lanciate solo per accattivarsi il pubblico: quella degli Olotropica è una dimensione onirica eppure palpabile e molto intensa.“Tutti sanno che il fiore di loto nasce immerso nel fango, per poi ergersi e finalmente sbocciare, sorretto dalla forza stessa della sua unicità: nascere ancora, nonostante tutto, nonostante la contingenza e le brutalità del mondo”, spiega ancora Valentina Di Cesare, “Così sembriamo fare anche noi Olotropica con il nostro album, riuscendo a cogliere nella musica il significato più autentico della rinascita, in un mondo troppe volte avvilito dall’inganno e dalle apparenze”.