SULMONA - A decidere sulla centrale di compressione e spinta sarà il premier Matteo Renzi. Si è chiusa, così, nel pomeriggio di oggi la terza e ultima riunione nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “La questione Snam non può chiudersi con un atto d'imperio di Renzi – hanno sottolineato i comitati per la salvaguardia dell’ambiente -. Il Presidente D'Alfonso non dia prova d'ignavia e di arrendevolezza, non condanni un territorio che va tutelato nella sua integrità, non tradisca i cittadini di Sulmona e dell’intero comprensorio
dai quali ha avuto il consenso per rappresentarli secondo il dettame della Costituzione; mostri la schiena dritta e batta i pugni sul tavolo del governo pretendendo ciò che il governo non ha mai attuato, cioè l'istituzione del tavolo tecnico per le alternative, così come deciso dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. La risoluzione approvata ieri alla unanimità dalla Commissione Territorio della Regione – continuano - affida a D'Alfonso un compito preciso: incontrare immediatamente il Ministro dello Sviluppo Economico, Guidi per l'attivazione del tavolo. Ora la questione è tutta politica e D'Alfonso faccia il suo dovere, secondo il mandato che gli è stato affidato dagli elettori. Non è ammissibile – concludono - che in democrazia l'arroganza di una multinazionale possa dettare legge e prevalere sulle decisioni assunte da tutti i livelli istituzionali che, dai Comuni fino al Parlamento, in modo unanime hanno detto no ad un'opera devastante e dannosa. Il territorio dell'Abruzzo è degli abruzzesi non è terra di conquista per gli interessi della Snam e delle multinazionali del petrolio”.
Barbara Delle Monache
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