PRATOLA - "La visita del Presidente del Consiglio a L'Aquila, dopo 18 mesi dall'insediamento , è sembrata a molti la visita del Segretario del PD, infatti non sono stati invitati tutti i rappresentati del Popolo in particolare le minoranze Regionali.Le contestazioni rivolte al capo del Governo sono legittime e in buona parte condivisibili. Lo scandalo della discarica di Bussi resta un dramma per la comunità abruzzese,
le trivellazioni a largo di Ortona rischiano di deprezzare il valore della costa Teatina, la realizzazione del gasdotto nel cuore dell'Abruzzo è un duro colpo alla sicurezza e al rispetto del paesaggio, la chiusura dei Punti Nascita e l'abbandono delle aree interne sono problemi che i cittadini Abruzzesi sentono bene sulla propria pelle"si legge in una nota giunta in redazione a firma dei consiglieri comunali di opposizione Antony Leone e Antonio Di Nino."Le contestazioni incivili vanno sempre punite. Altrettanto va punita l'idea di una certa sinistra che non accetta le critiche e preferisce scaricare la colpa ad altri o screditare i contestatori.
Se da un lato si fa a gara per fare il tesseramento di partito, e si svolgono ruoli in nome e per conto del partito che governa Comune, Provincia, Regione e Governo Centrale, dall'altro ci si assume la responsabilità politica degli atti e indirizzi emanati dagli stessi, altrimenti se non si condividono le scelte ci si può sempre dimettere!I rappresentati istituzionali sanno molto bene che il nostro territorio da tempo è sottoposto ad uno smantellamento continuo di servizi e risorse economiche. Le posizioni spesso ambigue di alcuni dirigenti e rappresentanti del popolo, di fatto indeboliscono l'azione di contrasto a queste scelte, il più delle volte la mattina si condividono le proteste e la sera si partecipa alle riunioni di partito per dividere compiti e ruoli.È questo il punto cruciale della partita, qui si gioca la gara, se si è in campo bisogna giocare per difendere il territorio e basta!Resta il dubbio perché nessuna delle voci che oggi si sente indignata dalla reazione degli abruzzesi sul Premier Renzi e "compagnia", non ha fatto altrettanto con altri Presidenti, specialmente se eletti democraticamente dagli Italiani. Oggi Renzi governa l'Italia senza essere stato eletto da nessuno se non da quelli del PD che 5 mesi prima gli avevano preferito Bersani.Questi signori vogliono cambiare L'Italia cambiando solo idea".
Antony Leone
Antonio Di Nino
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