SULMONA - Ricettazione in concorso. Questa, l'accusa mossa a due fratelli sulmonesi per il furto di un cellulare sul treno diretto all'Aquila. Si tratta di S.P., di 37 anni (impiegata regionale) e M.P., di 29 anni (impiegato comunale). La vittima, sei mesi fa, subito il furto, visto il valore del telefono, ha immediatamente presentato denuncia alla Polfer di Sulmona che nonostante le indagini non era riuscita a risalire, a chi, avesse in possesso lo Smart phone.
A distanza di tempo, però, quel famoso cellulare che risultava sempre spento è stato riacceso.La denuncia è stata istantanea, nonostante la donna, abbia spiegato alle forze dell'ordine che il telefono lo avesse trovato sul treno. La mala fede, però, secondo la Polfer, starebbe proprio nel fatto che la giovane non avrebbe denunciato il ritrovamento consegnando il telefono al fratello che, dopo tre mesi, avrebbe pensato bene di riaccenderlo per evitare che fosse rintracciato attraverso il cerca i-phone.
Barbara Delle Monache
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