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giovedì 23 luglio 2015

AUMENTO DELLA TARI:RANALLI"NON POTEVAMO FARE DIVERSAMENTE"

SULMONA - “Non è un aumento scelto dal Comune ma è un dato oggettivo che si sviluppa sulla base del costi del servizio”. Il primo cittadino di Sulmona Peppino Ranalli ha precisato le ragioni che portano ad un aumento fino al 10% della Tari, la tassa sui rifiuti. Il sindaco Ranalli ha reso noto che il costo del servizio aumenta a 3milioni 620mila euro a causa di spese alle quali non si può far meno. “Si arriva a questi costi – ha affermato – sommando le spese per il contratto con il Cogesa, l’aumento del contratto collettivo nazionale di Federambiente per i lavoratori ed i costi diretti che il comune deve ancora sostenere per i dipendenti, gli uffici e le bollette”.
Il sindaco Ranalli, spiegando che non si poteva agire diversamente, ha addossato le responsabilità a situazioni precedenti. “L’anno scorso abbiamo riscontrato circa 300mila euro di debiti fuori bilancio riferiti al passato che non hanno permesso di intervenire sulle manutenzioni, sulle strade e sul verde pubblico. Alla luce di questa situazione gli uffici, in merito ai dati del 2013, hanno costruito la tariffa sulla base di 3milioni 361mila euro dove però non erano compresi circa 80mila euro di debiti fuori bilancio relativi al settore dei rifiuti. E’ vero che ci sono aumenti fino al 10% rispetto all’anno precedente ma ciò sono il frutto degli 80mila euro che sono andati a gravare sul bilancio”. Peppino Ranalli invita a guardare non agli aumenti ma all’efficienza del servizio rispetto a prima. “Nel contratto e nella costruzione della tariffa – conclude – sono previsti più di 400mila euro di nuovi investimenti da parte del Cogesa. I risultati del servizio si stanno vedendo perché le strade sono più pulite e la situazione in generale dell’igiene urbana è notevolmente migliorata”.