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venerdì 27 marzo 2015

CHIUSURA PUNTO NASCITE SULMONA, OCCUPATA PER PROTESTA LA SEDE MUNICIPALE

 
(video)
SULMONA - Al termine di una conferenza stampa convocata dai consiglieri regionali, parlamentari e amministratori locali di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Sovranità e Nuova Sulmona, sul tema della soppressione del punto nascita dell'ospedale di Sulmona, in cui erano presenti Paola Pelino, Fabrizio Di Stefano, Emilio Iampieri, Nazario Pagano, Antonella Di Nino, Luigi La Civita, Mauro Tirabassi, Marinella Iommi e Alberto Di Giandomenico, è stata occupata l'aula retrostante quella del consiglio comunale del capoluogo peligno.
"Il Consigliere comunale Luigi La Civita e vice presidente del consiglio comunale, unitamente ad altri cittadini del centro Abruzzo, ha intrapreso l'occupazione della sede municipale in segno di protesta avverso alle sciagurate conseguenze determinate dall'emanazione del decreto commissariale n. 10.2015 a firma del dott.Luciano D'Alfonso, che sopprime il punto nascite dell'ospedale SS.Annunziata di Sulmona.L'occupazione verrà protratta sino a quando il commissario ad acta Luciano D'Alfonso, non determinerà all'integrazione del decreto 10.2015 sulla base di una indicazione programmatica del consiglio regionale, affinchè nel prossimo biennio il punto nascite di Sulmona abbia tutte le caratteristiche essenziali per erogare servizi in sicurezza e quindi di qualità.Insistiamo pertanto nella richiesta di incontro già promessa dal presidente D'Alfonso nell'incontro di Prezza lo scorso 15 marzo estesa all'assessore regionale Silvio Paolucci e al manager Silveri".Luigi La Civita Cittadino del centro Abruzzo.
Durante la conferenza stampa è arrivato anche il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, il quale ha tenuto a far sapere che era soddisfatto dell'adesione, dei presenti e delle forze politiche che rappresentavano, alla battaglia per salvare il punto nascita peligno, ma non era pero' d'accordo all'occupazione della sede comunale.

In apertura La Civita ha criticato il comportamento del presidente del consiglio comunale che non ha concesso la sala consiliare."Abbiamo dovuto rinunciare a svolgere un incontro pubblico disattendendo un impegno assunto, ma cio' non ci scoraggio e andremo avanti"ha detto La Civita, che ha ricordato di aver richiesto, insieme ad altri consiglieri comunali di opposizione, un consiglio straordinario urgente in merito alla vicenda, richiesta che è stata avallata dal sindaco Peppino Ranalli."Non abbasseremo la testa come alcuni amministratori locali esponenti del PD"ha detto La Civita."Noi occuperemo il comune ad oltranza fino a quando non avremo una risposta concreta da parte del commissario ad acta Luciano D'Alfonso.Non accettiamo questo doppismo politico, prima si promette e poi si fa il contrario"ha sottolineato La Civita.Per Iampieri ci sono da prendere in considerazione delle differenze di condizione sociale per Sulmona e l'alto Sangro.Condizioni orografiche e climatiche sfavorevoli rispetto  agli altri punti nascita.Ci sono obbiettivamente degli elementi di criticità."Faremo una battaglia fino alla fine per la sopravvivenza civile di questo territorio"ha detto Iampieri, che ha poi ricordato di aver presentatao in consiglio regionale due risoluzioni specifiche sul tema.Per la Iommi Sulmona e l'intero comprensorio peligno sono penalizzate da continue spoliazioni e tagli lineari sempre concentrate sullo stesso territorio."Non si puo' piu' tollerare questa situazione, bisogna fornire al cittadino strutture e servizi in sicurezza.L'ospedale va potenziato.Le risorse vanno dirottate su Sulmona.Non siamo cittadini di serie B"ha sottolineato la Iommi.Sulla stessa lunghezza d'onda Di Giandomenico."Porteremo avanti questa causa, la regione deve fare una scelta giusta per il territorio.Per il senatore Di Stefano la politica è poco credibile , perchè troppo spesso fa il contrario di quello che dice."D'Alfonso in campagna elettorale e nel suo programma diceva che le aree interne andavano forniti piu' servizi al cittadino, ma ora sta con il suo modo di operare sta dimostrando il contrario".Per la Pelino bisogna far capire a D'Alfonso che questo punto nascita deve essere tutelato e va potenziato."Gli standard del ministero si possono rivedere.La situazione va riesaminata e rivista.Bisogna creare un' eccezzione non di natura campanilistica.D'Alfonso ci deve far sapere se sta con noi e se vuole unirsi a noi"ha aggiunto la Pelino, che ha ricordato di aver il 25 febbraio scorso presentato un'interpellanza, firmata da 30-40 senatori, al ministro Lorenzin."A giorni il ministro mi darà una risposta"ha ricordato la Pelino."Mi fa piacere che oggi sia presente anche il Sindaco Ranalli e che condivida il nostro pensiero, a dimostrazione che questa non è una battaglia con le bandiere di partito.Andremo avanti"ha concluso la senatrice di Forza Italia.Per la Di Nino si ha l'impressione che ci sia una furia ceca di potare avanti questi tagli per poter uscire al piu' presto dal commissariamento."La mala sanità degli anni passati non deve essere pagata ora.No ad ulteriori mortificazioni del territorio.Stiamo continuando a perdere tutte le battaglie, ma questa sul diritto alla vita non la possiamo e non lo dobbiamo perdere."ha precisato la Di Nino.Per il sindaco Ranalli bisogna continuare la battagli a livello istituzionale."Non ha senso l'occupazione della sede comunale"ha detto il primo cittadino."Ho chiesto un incontro con il ministro Lorenzin.Nel prossimo consiglio regionale verrà messo il punto nascite all'ordine del giorno"ha ricordato Ranalli."Mi associo a questa causa perchè è giusta e non mi fermo qui"ha sottolineato.




ore 18.10 l'occupazione continua