SULMONA - Assegnare l’area celestiniana Fonte d’Amore a privati oppure lasciarlo nelle mani dell’amministrazione comunale? Questo l’argomento spinoso del quale si discuterà mercoledì in commissione dove, il provvedimento, approda per la terza volta. Un argomento impegnativo e di grande rilevanza per la città che appare una priorità per i consiglieri di minoranza che reputano l’area di grande valenza sulla quale dovrebbe basarsi un progetto
complessivo di valorizzazione dell’intero complesso. “Questo argomento non può essere liquidato senza una discussione approfondita – sottolineano Mimmo Di Benedetto, Alessandro Pantaleo, Daniele Del Monaco, Gianfranco Di Piero, Luigi Santilli e Mario Sinibaldi-
. E’ doveroso implicare tutte le realtà associative che anni profondono il loro impegno nel tentativo di far comprendere l’unicità di un patrimonio culturale che si dispiega in duemila anni di storia. Non siamo d’accordo con la maggioranza che, invece, insiste sull’ipotesi minimale, consistente nell’ affidamento circoscritto ad alcuni spazi ,lo chalet e l’area allo stesso circostante, e ad esclusivo vantaggio di un’associazione. L’occasione - continua - è propizia per ribadire, anche in questa sede, che sulla valorizzazione dell’area del Morrone si gioca una delle grandi opportunità di questo territorio. La peculiare sovrapposizione di testimonianze storiche avvicendatesi nel corso dei secoli ci induce alla consapevolezza che una delle reali opportunità di sviluppo del nostro territorio non possa essere affrontata con la mera dismissione a vantaggio di terzi della disponibilità di quell’area, senza pretendere da questi un concreto e preciso progetto attuabile secondo tempi e modalità certi. L’intento che la maggioranza sta ostinatamente perseguendo consiste nel provare ad affidare in maniera, sbrigativa e superficiale l’area, privandosi, intenzionalmente, della disponibilità del patrimonio a vantaggio di terzi, che si sono limitati a presentare semplicemente un’idea progetto, senza una programmazione in grado di valorizzare la ricchezza culturale dei luoghi. Abdicando, così, ai propri compiti e alle proprie funzioni”. Ed è per tutti questi motivi che la minoranza, oggi, chiede alla giunta di ”recedere dall’ ipotesi di affidamento con delega in bianco ed elabori, anche con l’ausilio delle associazioni, un progetto concreto e attuabile di valorizzazione di quell’area”.
Barbara Delle Monache
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