SULMONA - "L'avanzamento della parte pubblica del FAS «Valle Peligna» é, come si suol dire, su un binario morto.Il quadro della situazione illustrato dal Vice Presidente della Giunta Regionale nell'assemblea pubblica dello scorso 10 febbraio, dipinge uno scenario a dir poco scoraggiante.Sul finanziamento stanziato per la Valle Peligna incombono due pericoli:la data ultima, imposta dall'Europa, del 31 dicembre prossimo per l'appalto dei lavori – la necessità da parte della Regione Abruzzo di definire al piú presto un taglio di circa 100 milioni dal complesso dei FAS regionali (con preferenza per i programmi piú indietro nella loro attuazione e, quindi, piú a rischio di insuccesso finale)"si legge in una nota giunta in redazione a firma del PSI sulmonese.
"Visto lo stato di attuazione delle nostre proposte (siamo ancora nella fase di condivisione con la Regione delle progettazioni preliminari) e visto l'obbligo di presentare progettazioni cantierabili (cioé dotate di tutti i pareri di legge propedeutici alla loro esecuzione) prima di poter firmare l'Accordo di Programma Quadro con Regione e M.I.S.E. e, cosí, dare seguito alle gare di appalto (con tutti i rischi di impugnazione e contestazione che le stesse possiedono), appare concreto il pericolo che i fondi destinati al progetto pubblico (circa 5 milioni) vengano tagliati dalla programmazione regionale o dirottati verso territori piú forti politicalmente e, di certo, piú pronti progettualmente.
Il P.S.I. di Sulmona invita i Sindaci a non intestardirsi a perseguire una strada piena di ostacoli ma trasferire, responsabilmente, l'ingente finanziamento a favore dell'imprenditoria privata, (grande, media e piccola impresa ), che mostra inattesi segnali di vitalità e voglia di investire sul nostro territorio. Auspicando una premialità a favore dei progetti del settore turistico così da rispettare il settore strategico individuato dagli enti pubblici.
Perdere 5 milioni di euro significherebbe rifiutare finanziamenti per qualche decina di milioni di euro e, quindi, rinunciare a molti posti di lavoro, tradendo il mandato che i cittadini ci hanno assegnato per il governo del territorio.
NON DOBBIAMO, PERÓ, RINUNCIARE ALLA STRADA PUBBLICA.
Invitiamo, infatti,la Regione Abruzzo ad assumersi le proprie responsabilità (subito dopo di noi).Il possibile fallimento del progetto pubblico dipende anche dall'esasperante inerzia regionale che, forse, non ha creduto in un progetto in grado di rappresentare il primo passo di coesione ed offerta turistica territoriale integrata, di cui abbiamo assolutamente bisogno se vogliamo competere con realtà oggi piú attrezzate di noi.Invitiamo, pertanto, la Regione Abruzzo a credere nel progetto del COLLETTORE TURISTICO, destinando una parte minima del finanziamento peligno alla stesura di un progetto turistico cantierabile (contribuendo, fra l'altro a migliorarlo) ed impegnandosi, moralmente, a finanziarlo immediatamente nelle prime fasi della prossima programmazione comunitaria (sarebbe possibile già nel 2016).Solo in questa maniera potremo essere sicuri di portare a termine un progetto al quale gli enti locali hanno lungamente lavorato.
Responsabilità e visione del nostro futuro.Questo ci chiedono gli abitanti della Valle Peligna ed é quello a cui il Partito Socialista Italiano vuole partecipare, con la forza delle nostre idee e della nostra storia".
Il capogruppo P.S.I. al Comune di Sulmona
Il Segretario territoriale del Partito Socialista Italiano
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