"Riteniamo oggi che non possiamo nulla di intentato dopo il confronto che avremo con il governatore in ordine alle possibilità di rettificare questo decreto e di riconsiderare la situazione della chiusura del punto nascite di Sulmona.Porteremo avanti questa battaglia per il territorio tutti insieme, con tutti i rappresentanti delle istituzioni e degli amministratori locali, coinvolgendo i consigli comunali delle nostre comunità.Riteniamo che il diritto alla salute ed il mantenimento in deroga del punto nascita presso il nostro ospedale, sia una situazione irrinunciabile per lo sviluppo del nostro territorio.Questa battaglia noi non la vogliamo perdere e quindi faremo di tutto, in relazione alle possibilità di un amministratore locale, per far rettificare il decreto e correggerlo nella sua fase attuativa"ha concluso Ranalli, che si è fatto portavoce di tutti gli amministratori del comprensorio peligno.Alla riunione erano presenti oltre al sindaco di Sulmona Ranalli, i sindaci e i rappresentanti di Pratola, Roccacasale, Cansano, Campo di Giove, Villalago, Goriano, Anversa, Introdacqua, Prezza, Vittorito, Bugnara, Pettorano e Pacentro.Erano presenti anche i consiglieri regionali Andrea Gerosolimo e Lorenzo Beradinetti e la vice presidente della provincia dell'Aquila Antonella Di Nino.
incontro a porte chiuse nell'ufficio del sindaco di Sulmona |