SULMONA - Stop ai fondi culturali regionali per la Camerata Musicale, l'Ateneo della Lirica e il premio Internazionale di canto Maria Caniglia. La determina 28/399 del 24 novembre scorso, parla chiaro. E così si mette fine alla cultura regionale e soprattutto a quella del Centro Abruzzo. "Ogni manifestazione aveva fino allo scorso anno contributi settoriali - ha precisato Gaetano Di Bacco -. Fino al 2008 la Regione investiva 20milioni di euro. Oggi invece si parla di 2milioni di euro per la cultura. Per la legge sulla musica 300mila euro per 112 associazioni. Con la nuova riforma ci saranno dei bandi e quindi le leggi di settore di un tempo saranno sostituiti da fondi comuni".
A fronte delle nuove "direttive", per il quindici dicembre prossimo, è stata convocata, nella "Sala Tosti" dell'Aurum di Pescara, una riunione per la costituzione di un Consiglio regionale della Cultura. Ma nella convocazione, come sempre, mancano tutte le associazioni sulmonesi e marsicane. Sulmona, domenica prossima, si appresta a vivere il 1.225 spettacolo. Un'attività che dura da oltre sessant'anni. Una riunione che però sarà disertata da tutte le associazioni più blasonate del Centro Abruzzo con molta probabilità, però, anche le altre non ci saranno. "Non ci sono più certezze nei finanziamenti - continua Di Bacco -. Quindi non esisterà più la programmazione e le stagioni non potranno più andare avanti penalizzando ulteriormente la cultura sul territorio". In un momento in cui nel nostro paese si parla tanto di incentivare al meglio la cultura la Regione Abruzzo decide di tagliare i finanziamenti. "Non possiamo più pensare che questo territorio debba essere sempre preso in giro - conclude -. Nell'elenco manca Sulmona ma poi ci sono associazioni dell'Aquila, Pescara e Teramo che hanno meno anni di attività delle nostre è che si preoccupano di fare un solo concerto l'anno. Basta soprusi. Noi vogliamo rispetto. Chiedo, inoltre, di essere rispettati. Non è possibile che in una città come la nostra debba sparire la Cultura. Non possiamo accettarlo".
Barbara Delle Monache