(video intervista Edoardo Facchini e Catia Puglielli)
SULMONA - Sono circa 1700 gli utenti a cui sono state bloccate le tessere sanitarie che al momento non possono piu' usufruire di prestazioni da parte della Asl.Tutto nasce sulla base di prestazioni già ricevute, esenti dal ticket, ma secondo la Asl non dovute ai soggetti richiedenti.Le somme di ciascuna prestazione partono dai 30 euro fino a superare i mille euro e ora coloro che ne hanno beneficiato si sono visti bloccare la loro tessera sanitaria.A tal proposito l'avvocato Catia Puglielli del Tribunale del malato di Sulmona fa sapere che sono stati intrapresi dei provvedimenti d'urgenza a tutela di queste persone che per disguidi di natura burocratica e di comunicazione, ora sono escluse dalla possibilità di ricevere prestazioni di natura sanitaria.
"Non si possono bloccare le tessere sanitarie in questa maniera"hanno ribadito la Puglielli e Edoardo Facchini responsabile del T.D.M. di Sulmona.Un altro spinoso argomento venuto fuori questa mattina nella conferenza stampa è quello relativo ai malati oncologici e al ripristino delle provvidenze per le spese affrontate dagli stessi per potersi curare.In passato proprio il T.D.M. si era
livelli di assistenza minima.Orbene, se non possono essere concessi perché vi opponete e li ripristinate"conclude la legale del Tribunale del Malato.Oltre agli argomenti su citati Facchini ha ricordato le problematiche inerenti la cronica mancanza di personale nel nosocomio peligno.Infatti, a detta del responsabile del T.D.M. di Sulmona, i reparti di ginecologia, pediatria, oncologia e ortopedia hanno grossi problemi di personale infermieristico e di attrezzature mediche, che in alcuni casi non permettono neanche la possibilità di effettuare una turnazione adeguata che copra l'intero arco della giornata.Problemi anche al CIM che nei mesi estivi chiuderà in anticipo, alle ore 16,30 a giugno e alle ore 14,00 a luglio e agosto, sempre per mancanza di personale.