SULMONA - "Se il detto chi bene incomincia è a metà dell'opera fosse vero, non roseo sembrerebbe essere allora il futuro per il costruendo nuovo padiglione detentivo presso il carcere di Sulmona.Sono stati infatti sospesi i lavori presso il carcere peligno anche se non ufficiali ad oggi sembrerebbero le motivazioni che hanno spinto i diretti interessati in questa direzione"si legge in una nota a firma di Mauro Nardella della Uil Penitenziari."Tra le varie ipotesi fatte vi sono motivazioni legati al rinvenimento di un sito archeologico. Non dovrebbe essere una coincidenza, infatti, l'arresto dei lavori in coincidenza del ritrovamento, durante le fasi di scavo, di quello che sembrerebbe essere un muro perimetrale probabilmente di una casa.
L'occhio vigile di un funzionario della soprindentenza delle belle arti,che con le ultime normative in materia di nuove costruzioni realizzabili in siti ritenuti di rilevanza archeologica è obbligato a presenziare durante l'effettuazione degli scavi ed intervenire qualora qualcosa di interessante emergesse, dovrebbe aver indotto gli addetti a fermare i lavori in attesa di nuove disposizioni. Intanto da dieci giorni il cantiere di Via Lamaccio è fermo con ovvie ripercussioni sui tempi che si avranno nella consegna della nuova struttura".La Uil Penitenziari, nella persona del Segretario Provinciale e Vice Regionale Mauro Nardella, si dice preoccupato del dilungamento dei tempi. Avere un cantiere aperto in un carcere e per di più sospeso non è la stessa cosa che averlo fuori. Il rafforzamento della sicurezza più che mai necessario in questi frangenti è cosa obbligata. Ciò induce la Direzione del Carcere, proprio per rendere più sicura la struttura qual'è il carcere di massima sicurezza di Sulmona, a distogliere personale da altri e non meno importanti posti di servizio con conseguente aggravio dei carichi di lavoro e ripercussioni sulle questioni legate alla compartecipaione attiva alle opere trattamentali nei confronti dei detenuti.A tal proprosito auspichiamo, così come fatto ieri nella riunione del direttivo regionale della Uil penitenziari a Pescara, quell'intervento promesso dal sottosegretario Giovanni Legnini prima della campagna elettorale e volto ad interessare direttamente il Ministro della Giustizia Andrea Orlando sulle questioni afferenti le problematiche del carcere ovidiano. La uil penitenziari a tal proposito non dimentica.
Il V.Segretario Regionale Uil Penitenziari Abruzzo
Mauro Nardella
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