A presentare richiesta di referendum abrogativo, che in novembre aveva avuto il via libera della Cassazione, erano stati i Consigli regionali di Abruzzo, Marche, Liguria, Campania, Calabria, Puglia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Basilicata. La decisione della Consulta e' arrivata dopo una breve camera di consiglio. Nell'udienza a porte chiuse svoltasi stamattina, le Regioni erano tornate a ribadire che, a loro parere, con la chiusura dei 'tribunalini', si va incontro a pesanti ricadute sia sull'accesso dei cittadini alla giustizia, sia sul lavoro degli uffici giudiziari 'accorpanti' quelli soppressi.
L'Avvocatura dello Stato, in rappresentanza del Governo, aveva invece sostenuto l'inammissibilita' del quesito referendario, ritenendolo collegato al bilancio dello Stato e quindi non compreso tra le materie che, in base al dettato dell'articolo 75 della Costituzione, possono essere sottoposte alla consultazione popolare.
Promotori referendum,"ricorreremo a giustizia europea"
"Non ci fermeremo, andremo anche davanti alla Corte di giustizia europea, questa e' una delle strade, noi cercheremo tutte quelle percorribili per contrastare questa riforma". A dichiararlo e' l'avvocato Fabiana Contestabile, che guida il Coordinamento nazionale che riunisce i Consigli regionali promotori del referendum sulla geografia giudiziaria e i vari comitati territoriali nati a sostegno del referendum. "Siamo molto delusi e offesi - dichiara Contestabile - e' stato cancellato di fatto l'articolo 75 della Costituzione, perche' non si e' tenuto conto del fatto che il quesito era perfettamente ammissibile, e che era stato proposto da 9 Consigli regionali, quindi da 23 milioni di cittadini".
ULTIME NOTIZIE DALLA REGIONE
Sport News
IN PRIMO PIANO
CERVI ABRUZZO: "GRANDE VITTORIA AL TAR CHE BLOCCA LO STERMINIO DEI NOSTRI “BAMBI”!"
L'AQUILA - "Il TAR Abruzzo ha oggi dichiarato cessata la materia del contendere sul ricorso contro la delibera regionale che autori...
TOP NEWS
TOP NEWS REGIONE ABRUZZO