"Io devo riavere circa 80 mila euro e i mobili della sede di piazza XX settembre comprati da me per 9mila euro ora sono pignorati".Bresciani ha poi ricordato la vicenda relativa all'ingresso del gruppo romano."E' stata pagata l'iscrizione con 51 mila euro dal gruppo romano, i patti erano che dopo 2- 3 settimane il presidente Scelli avrebbe ceduto il titolo dopo aver ripianato il debito pregresso, ma questo non è accaduto".Il debito del presidente Scelli secondo quanto affermato da Bresciani sarebbe di circa 300 mila euro."Va ringraziata la Rotoweb nella persona di Cristian Colucci che ha speso 230 mila euro"ha sottolineato Bresciani."Il debito iva del Sulmona calcio ereditato dalle gestioni precedenti ammonta a 449 mila euro(non della gestione Scelli) e con un fardello cosi' elevato il Sulmona non potrà mai fare dei campionati professionistici"ha proseguito
Bresciani che poi ha puntato il dito sugli imprenditori locali."Sono stato sempre solo, ho avuto due sponsor quest'anno e li ringrazio, come ringrazio quei pochi che ci hanno aiutato e i tanti che mi hanno fatto trovare la voglia di fare.Ringrazio i giocatori e il tecnico che è stato un punto di riferimento oltre ad essere stato un ottimo allenatore.Finisco con il Sulmona, io vado via con amarezza e questa cosa mi dispiace perché con alcuni acquisti avremo potuto lottare con l'Ancona per vincere il campionato".Bresciani poi si è detto rammaricato e deluso perché la promessa fatta di realizzare una curva non è stata mantenuta ed ha parlato dei tanti sacrifici dei giocatori che spesso non sapevano dove andare a mangiare."Mi sento tradito dalle persone che erano al mio fianco che hanno fatto promesse che non sono state mantenute.Spero che rimanga un bel ricordo perché eravamo forti lo scorso anno e siamo stati straordinari quest'anno"Poi Bresciani ha invitato tutti ad andare allo stadio per tifare la squadra."Vi auguro di centrare la salvezza che con 12- 13 punti può concretizzarsi".Bresciani ha difeso i giocatori verso chi li ha accusati di essere mercenari."Guai a chi mi tocca i