"Ma il Comune di Raiano ha approvato oltre dieci anni fa un regolamento, un “piano regolatore delle antenne” che ne vieta l’istallazione all’interno del centro abitato: il paese deve essere unito perchè nessuno possa violare le regole che si è data la nostra comunità.
Perciò avremmo preferito che subito l’amministrazione comunale avesse dato informativa e discusso la questione nel consiglio comunale del 30 novembre scorso, per esprimere un forte indirizzo politico della problematica. Purtroppo così non è stato e il sindaco ha preferito uscire con un comunicato stampa maldestro che qualifica come sollevazione popolare la civile ed autonoma protesta di molti Raianesi e la raccolta di firme: il sindaco, che è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale, non scherzi col fuoco ma si impegni a tutelare gli interessi della collettività raianese in modo responsabile e serio.
Dispiace infatti che l’Amministrazione Comunale, come già sei mesi fa per l’antenna Telecom, stia ferma a guardare. Sei mesi fa il diniego alla Telecom era stato un provvedimento non degli amministratori ma solo dei tecnici ( dello Sportello Unico per le Attività Produttive e della Commissione Edilizia); oggi, di nuovo, ancora nessuna iniziativa politica sull’antenna Vodafone.
Qualche amministratore avrà firmato la petizione. Ma il problema non è ciò che hanno fatto come cittadini, ma ciò che non hanno fatto come amministratori!
Dopo sei mesi stiamo ancora aspettando che il Sindaco, rispettando la delibera consiliare n° 20 del luglio 2013, verifichi se i nuovi impianti proposti siano già vietati dal regolamento comunale del 2001 o, in caso contrario, proponga al Consiglio Comunale le necessarie integrazioni. Se lo avesse fatto il problema dell’antenna Vodafone sarebbe stato diverso.
Noi non vogliamo che, a seguito di una sentenza del Tar, le società telefoniche possano fare installazioni selvagge di antenne all’interno del centro abitato.
Perciò l’amministrazione comunale si dia da fare e non si limiti solo a firmare i fogli predisposti dai cittadini.
Dobbiamo ragionare su alcune questioni:
1. Perché da luglio 2013 ad oggi ancora non è stato verificato ed eventualmente aggiornato il piano comunale delle aree di proprietà pubblica per l’installazione delle antenne fuori del centro abitato?
2. È preferibile che l’antenna venga installata fuori del paese, a debita distanza di sicurezza dalle abitazioni, su aree di proprietà pubblica: la locazione dell’area può forse fruttare al Comune migliaia di euro, non bruscolini!
3. L’amministrazione comunale sa cosa vuole fare la Vodafone della postazione già esistente sul monte Le Serre e quanto paga per stare lì?
Sosteniamo le ragioni dei cittadini. Siamo pronti a supportare l’amministrazione comunale su questioni specifiche nella distinzione e nel rispetto dei ruoli, purché l’amministrazione eviti inutili derive di estremismo a chiacchiere e si assuma nei modi e luoghi che le competono le proprie responsabilità".
Circolo PD Raiano