esponenti della Giunta Comunale, del Rotary, della scuola, della cultura, del giornalismo e del mondo imprenditoriale locale."Chi viene a Sulmona sa che mangerà e potrà acquistare prodotti di qualità; questo vale per il vino, per l’aglio, per la carne, per i formaggi e per l’artigianato. Questo è il modello che, facendo tesoro dell’ereditarietà del
passato, guarda al futuro"ha affermato il direttore del Cescot Abruzzo Angelo Pellegrino"La tutela dell’alimentare italiano vuol dire tutela non solo del prodotto ma anche del territorio e delle tradizioni.Arte, cultura, ambiente, qualità dell’ospitalità e bontà della cucina sono da sempre i tratti distintivi dell’immagine di Sulmona in Italia e nel mondo"ha spiegato Pellegrino.Sono stati sei i piatti serviti ai commensali realizzati dal cuoco Vincenzo Manco.Arista di suino al melograno, aragosta di agnello alle castagne, verdure al contadino con ortaggi, pasta con classico ragu', salsiccia con peperoni e provola, arrosticini e tanti dolci tipici di San Vito Chietino, preparati da Vinceslao Ruccolo, preidente del Fiesa regionale, che inoltre ha sfornato diversi tipi di pane abruzzese usando diverse farine.In modo particolare è stata utilizzata la “Farina di Solina”; un grano tipico della zona e appartenente alla tradizione locale.Lo scopo dell’Officina dei Sapori è anche quello di esaltare le tipicità e conferire al prodotto da forno le garanzie sanitarie per combattere le allergie, l’obesità ed altre intolleranze alimentari.I vini sono stati offerti dalla pluripremiata Cantina Cooperativa del Fucino.