SULMONA - Riduzione dei rifiuti e del trattamento degli stessi, attuali metodologie e i progetti a venire nella nostra Regione riguardo il ciclo dei rifiuti.Questo il tema trattato ieri a Sulmona all'incontro promosso dal Circolo SEL di Sulmona.Erano presenti il Sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli, il sindaco di Pratola Antonio De Crescentiis, varie personalità locali e i Comitati per l’Ambiente.Ha introdotto i lavori il segretario Domenico Capaldo, mentre la conduzione e la moderazione è stata a cura di Simona Pipponzi che ha aperto con una panoramica sulle problematiche ambientali e relative ai rifiuti, illustrando la delicata situazione a livello individuale, dei singoli cittadini e dei comportamenti “virtuosi” in materia di riciclo e riutilizzo, quindi parlando della situazione nella nostra Regione,
dove rimangono situazioni pesanti e difficili come la discarica di Bussi, e a livello nazionale, e in particolare nell’area campana, invitando alla partecipazione alla manifestazione “STOP BIOCIDIO” a Napoli di sabato prossimo, 16 novembre. A tal proposito si ricorda che è stato organizzato un pullman per Napoli: per informazioni si può contattare il numero 338 3263433.
Franco Caramanico, consigliere regionale, ha aperto il proprio intervanto spiegando la situazione legislativa, con riferimento alla legge 45/2007, dove si richiamava la necessità di portare la differenziata al 65% nell’intera Regione entro il 2012 (obiettivo ampiamente disatteso).
Ha poi illustrato i vari sistemi di smaltimento dei rifiuti alternativi alla combustione (ossia ai termovalorizzatori) la combustione infatti oltre a produrre diossina produce il particolato PM10, assai dannoso per la salute. Alternative, strettamente collegate alla differenziata spinta, sono: il dissociatore molecolare (al momento impossibile da realizzare in Abruzzo) e la decomposizione anaerobica.
Riguardo il problema della produzione di CSS, secondo Caramanico è inutile avviare la procedura per produrlo, in quanto non c’è necessità e soprattutto mancherebbero i posti dove smaltirlo. Il CSS infatti è un combustibile per cementifici, e sarebbe antistorico ed antieconomico produrne in quanto i cementifici sono tutti in via di chiusura.Quindi Caramanico ha illustrato l’eventuale pericolo per una regione “verde” come l’Abruzzo rappresentato dalla petrolizzazione: non si può pensare di estrarre petrolio in una regione a vocazione agricola e turistica. E questo vale anche per il resto del Sud Italia, in particolare per la Basilicata, dove il petrolio viene estratto con un impatto ambientale altissimo e non ci sono guadagni di tipo economico per gli abitanti, ma solo pesanti ripercussioni sull’ambiente e sulla salute. Il petrolio è un mercato che andrebbe fermato, così come il mercato del cemento. Le alternative sono tante. Tra queste, l’utilizzo della canapa, coltivata in Abruzzo fino alla metà dell’800, che si presta a tantissimi utilizzi in campo energetico e non solo. SEL si è fatta promotrice, in Abruzzo, di una legge che incentivi la produzione della canapa per usi industriali e non: attività che oltre a creare posti di lavoro è ecologicamente ed economicamente sostenibile.Al termine dell’intervento di Franco Caramanico si è aperto il dibattito, che si è svolto in maniera animata e molto partecipata.Dal pubblico sono intervenuti: Mario Pizzola, che ha richiamato l’attenzione sui fondi stanziati per l’avvio della produzione di CSS (che verrebbe utilizzato come combustibile nei cementifici o comunque in impianti con temperature altissime), paventando la creazione, in seguito di un vero e proprio termovalorizzatore per smaltire il CSS in eccesso. Come detto, in Abruzzo non ci sono impianti che possono smaltire CSS; per cui o il CSS verrà esportato all’estero, oppure verrà bruciato n loco.Il Sindaco Ranalli è intervenuto in particolare sulla questione della raccolta differenziata relazionando sullo stato di avanzamento dei lavori del servizio porta a porta. In generale il sindaco Ranalli è inoltre intervenuto sulla questione del CSS ribadendo con forza l’impegno alla tutela del territorio e alla difesa della salute pubblica rendendosi disponibile ad un nuovo incontro sul tema coinvolgendo anche le altre amministrazioni ed i dirigenti del CO.GE.SA.
Altri interventi dal pubblico hanno auspicato la partecipazione dei cittadini alle scelte in materia di ambiente e rifiuti; hanno richiamato la necessità della chiusura del ciclo della differenziata, facendo partire in tutti i comuni la raccolta porta a porta, e soprattutto si è richiesto a gran voce un confronto con le istituzioni.A tale scopo, si è deciso di organizzare, a breve, un altro incontro su tematiche strettamente locali, coinvolgendo cittadini, amministratori, tecnici, e delle associazioni e dei comitati per l’ambiente.
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