SULMONA - Sono cinque i punti su cui lavorare nelle prossime settimane per scongiurare la chiusura del Tribunale di Sulmona.E questo quanto è emerso dalla riunione del comitato di salvaguardia che si è riunito ieri pomeriggio a Sulmona presso la sala consiliare di Sulmona.Il primo punto riguarda quello di impegnare i parlamentari abruzzesi sulla questione relativa alla proroga al 2018 e sui relativi contenuti in ordine al personale e ai magistrati.Il secondo punto riguarda l'ottenimento dell'Ufficio di Sorveglianza in relazione alla presenza del carcere peligno che dovrà essere ampliato.
Il terzo punto riguarda un rafforzamento del comitato stesso con l'appello rivolto alle istituzioni, alla società civile.Il quarto punto è quello dell'istituzione di una commissione tecnica che dovrà redigere uno studio analitico del territorio in funzione di un eventuale allargamento delle competenze.Il quinto punto è quello relativo alla organizzazione di una manifestazione del territorio a supporto e per far partecipe la cittadinanza di quelle che sono le problematiche del territorio.Gabriele Tedeschi nel corso della riunione ha ricordato che sta andando avanti
l'iniziativa del Sindaco di Camerino, che porterà i 30 sindaci delle città in cui sono stati o saranno soppressi i tribunali ad avere un incontro con il presidente del Consiglio Letta.Per l'avvocato Elisabetta Bianchi bisogna dare un segnale forte e non sono ammesse distrazioni di sorta per centrare l'obiettivo."Non abbiamo fatto il digiuno per cinque giorni e 4 notti per ottenere una proroga"ha ribadito l'avvocato Bianchi.Per il Sindaco Ranalli bisogna perseguire tutte le strade, comprese quelle dei sindaci e dei referendum proposti dalle regioni e quella dei cosiddetti tribunali di montagna."Il primo passo l'abbiamo fatto, non dobbiamo demoralizzarci, la battaglia va fatta fino in fondo"ha detto Ranalli.Per quanto riguarda il referendum il 31 ottobre ci sarà il vaglio e a giugno del 2014 si saprà se il quesito referendario è ammissibile oppure no."Questa è una strada ancora lunga"ha ricordato Ranalli.La vice Presidente della Provincia Antonella Di Nino chiamata in causa, ha ribadito il suo impegno per la difesa del tribunale peligno."Non bisogna commettere l'errore da una parte di lavorare a favore e di converso lavorare contro"ha affermato.Poi la vice presidente della provincia ha denunciato l'assenza dei consiglieri provinciali in questa battaglia per la difesa del tribunale."Io sono stata chiara sin dall'inizio, bisogna farla finita, ognuno è responsabile delle sue azioni"ha aggiunto."La provincia non è contro Avezzano"ha sottolineato la Di Nino."Noi dobbiamo lavorare sulla specificità del tribunale di Sulmona"ha spiegato la vice presidente della
provincia.Ivana Giardino ha ricordato che il 23 ottobre al tribunale di Sulmona ci sarà l'udienza sulla sospensiva della mobilità dei dipendenti del tribunale.Per quanto riguarda la proroga, la Giardino ha ricordato che bisognerà avere delle garanzie per il personale, che non dovrà essere spostato, così come i magistrati.Massimo Carugno ha suggerito la formazione di un comitato tecnico che studi la territorialità in funzione di un allargamento delle competenze.Per il sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis bisogna coinvolgere tutti i membri del comitato cosi' come era stato costituito nella prima assemblea."Bisogna coinvolgere tutti a prescindere"ha detto De Crescentiis, che ha risposto alle accuse lanciate da Mario Pizzola in merito all'assenza alla riunione del comitato dei sindaci del comprensorio e delle associazioni di categoria.