La guida alpina tedesca che li accompagnava, non riuscendo a ridurre la lussazione, ha dato l'allarme comunicando la loro posizione e ha iniziato la discesa a piedi per accompagnare l'infortunata. Da valle sono subito partiti una guida alpina austriaca, componente del soccorso alpino austrico, ospite del loro stesso albergo a Caramanico Terme e che ha offerto il proprio aiuto, ed un tecnico di soccorso del
massiccio della Majella |
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese. L'organizzazione dei soccorsi, con il coordinamento della Prefettura di Pescara, ha coinvolto subito altre squadre del CNSAS, del Soccorso Alpino Guardia di Finanza (SAGF) e del Soccorso Alpino Forestale (SAF), oltre ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Il resto del gruppo di scialpinisti, inizialmente fermatosi su Monte Pesco Falcone, ha poi iniziato la discesa raggiungendo la guida alpina e la compagna infortunata. Il gruppo e' stato raggiunto dai primi soccorritori poco dopo le 20.30, ed ha proseguito la lenta discesa verso il Rifugio Barrasso, a quota 1542 m. Mentre le squadre CNSAS, SAGF e SAF si muovevano sotto la nevicata per raggiungere ed accompagnare il gruppo di scialpinisti, poco piu' a monte della localita' San Nicolao di Caramanico Terme, era stata allestita la base dei soccorsi, ed i Vigili del Fuoco vi avevano portato anche una fotoelettrica. Raggiunto il Rifugio Barrasso la signora, abbastanza provata dalla lunga camminata nella neve, e' stata caricata su una barella e poco dopo le 3 e' arrivata alla base di coordinamento dei soccorsi. Da qui e' stata portata in macchina a Caramanico Terme dove e' stata presa in consegna dai sanitari del 118, giunti da Scafa con una ambulanza che non era potuta salire oltre a causa della neve, e portata all'ospedale di Popoli .