SULMONA - Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere provinciale del Pd Enio Mastrangioli."Il Consigliere dell’UDC Gerosolimo - afferma in una sua nota il Capogruppo del PD Enio Mastrangioli - polemizzando con un nostro comunicato stampa utilizza abbondantemente termini come “mistificatorio”, “tendenzioso”, “sterili comunicati” etc. etc.Sarebbe fin troppo facile definire con aggettivazioni più pesanti le argomentazioni del Gerosolimo e le sue scelte in tema di dimensionamento scolastico ma questo approccio al confronto delle idee è una cultura che non ci appartiene perché preferiamo far parlare i fatti che sono, sicuramente, più eloquenti delle parole e consentono ai cittadini di valutare e giudicare noi tutti.
E i fatti, in base alle nostre valutazioni, sono i seguenti:
1. Sulmona con circa 2400 alunni poteva avere TRE POLI con una media di circa 800 alunni ciascuno, considerato che non c’era e non c’è alcun obbligo ad uniformarsi alla media di 900. I TRE POLI sarebbero stati in linea con quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Sulmona, ITIS o non ITIS, previsti anche come seconda ipotesi dal Tavolo Tecnico. Ipotesi poi scomparsa strada facendo (ci sono i documenti che lo dimostrano non le chiacchiere);
2. Con la soluzione dei DUE POLI, che nessuno ha contrastato in linea di principio e di prospettiva futura, il problema ITIS poteva essere ancora più facilmente risolto con l’Omnicomprensivo mettendo in sicurezza la futura Autonomia dell’Istituto Comprensivo “G. Tedeschi” di Pratola” che conta, attualmente, 650 alunni. Questo in ragione del fatto che i 297 alunni dell’ITIS non avrebbero tolto nulla al Polo Tecnologico di Sulmona che sarebbe rimasto con oltre 900 alunni. Non escluse future collaborazioni e integrazioni didattiche;
3. L’emendamento sul Liceo Sportivo, sottoscritto come primo firmatario dal Gerosolimo, è stato immotivatamente e strategicamente ritirato dallo stesso Consigliere a inizio seduta del Consiglio, impedendo così una discussione di merito su questa nuova istituzione. Di fatto è stata fatta rimanere la proposta dell’Assessore di istituire il Liceo Sportivo ad Avezzano e come seconda soluzione a Castel di Sangro. Oggi, invece, si afferma che Sulmona ha un “indirizzo sperimentale in tal senso”. Auguri!!!!!!
Questo in Valle Peligna! Vediamo invece, tanto per allargare gli orizzonti, cosa abbiamo nelle altre realtà territoriali.
1. Nella Marsica rimangono TRE ISTITUTI OMNICOMPRENSIVI, a Carsoli, Tagliacozzo e Celano. Quest’ultima realtà con circa 470 alunni (Scuola Media+I.T.C.) che l’Ufficio Scolastico Regionale già due anni fa ne aveva consigliato il superamento, considerata la presenza nel Comune di un Circolo Didattico con soli 600 alunni. Non ci sembra che Celano sia una realtà ultraperiferica e isolata.
2. Ad Avezzano rimane con l’Autonomia l’Istituto Serpieri (Agricoltura e Ambiente) con circa 560 alunni, dei quali circa 300 nelle sedi distaccate di Pratola e Castel di Sangro. Anche questa realtà considerata da superare dall’Ufficio Scolastico Regionale.
3. All’Aquila, grazie alla nostra “lungimiranza” nel tagliare e ridimensionare, è stata restituita l’Autonomia agli Istituti Comprensivi di San Demetrio e a Navelli con 388 alunni l’uno e 481 l’altro.
4. Potremmo continuare.
Sia ben chiaro, a noi non dispiacciono queste situazioni poiché più Autonomie restano meglio è per tutti, pur tuttavia avremmo gradito che analoga “attenzione” ci fosse stata nei confronti della Valle Peligna che sempre è la prima a dare quando c’è da dare, e l’ultima quando c’è da prendere, grazie ai nostri illuminati rappresentanti di governo. Verificheremo nei prossimi anni se ci saranno o no riduzioni di organici e trasferimenti di personale.
Per quanto attiene – continua Mastrangioli - le insinuazioni di dubbio gusto sui comportamenti del Gruppo PD e minoranze, ricordo solamente che i Consiglieri di minoranza sono 9 e quelli di maggioranza 15.
Era assente un solo consigliere del PD della Marsica per ragioni personali e l’unico Consigliere di minoranza che ha votato contro l’emendamento sull’Omnicomprensivo, come il Gerosolimo ben sa, non fa parte del Gruppo PD ma è Capogruppo di un’altra formazione consiliare ed eletto in un Collegio di Sulmona.
Comunque sia sono preferibili la libertà di coscienza e di voto che l’obbligo a ritirare tutti gli emendamenti e a votare in blocco la delibera così come presentata perché, da quanto si apprende da ambienti della maggioranza, il Presidente Del Corvo a tale esito avrebbe condizionato il 50% del ritiro delle sue dimissioni.
Probabilmente, il panico di perdere “paghette” o “super paghette” da parte di Consigliere e Assessori, ha prevalso rispetto alla difesa di principi e radici territoriali.
Fino a quando la Valle Peligna – conclude Mastrangioli - si affiderà a rappresentanti più propensi agli “inciuci” e agli scambi nel “retrobottega”, per perseguire puri consensi politici per tornaconti personali, non potrà sperare nel riavvio di uno sviluppo virtuoso.
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