SULMONA - Da cinque giorni palazzo San Francesco è ancora senza Giunta, nonostante indiscrezioni e voci di corridoio, su nomi e ipotetica rosa di assessori, si rincorrono rimbalzando fin dentro la stanza dei bottoni di via Mazzara, dove il sindaco, trincerato dietro un prudente silenzio, commenta senza sbottonarsi, tirando fuori l'intenzione di qualcuno di mescolamenti delle carte atti solamente a creare confusione. Sabato, intanto, incontrerà quel che resta della maggioranza, o almeno, a detta sua, "coloro che hanno dichiarato di farne parte". Breve intervista, quella che siamo riusciti
a strappargli, questa mattina, tra una telefonata e l'altra. "Ancora non ho in mente la squadra. Sto ascoltando tutti" dice "sabato toccherà alla
maggioranza. Non si è parlato di nomi, nè di poltrone. Nessuna dichiarazione a nessuno, nelle riunioni non sono state fatte proposte e tutto quello che qualcuno ha ipotizzato è pura fantasia per creare confusione". Sostiene che "il problema non è la squadra, ma il programma di mandato, suscettibile di miglioramento, da portare a termine. Ho trovato la volontà di tutti nel proseguire nell'interesse della città per arrivare fino alla fine. Non mi preoccupano i nomi. Quando mi ricandiderò (alla domanda se si ricandiderà risponde che non è escluso ndr) cosa racconterò alla città se non porto a termine i progetti?". Allude al documento di pianificazione generale che è arrivato alla fase conclusiva di approvazione da parte del Consiglio comunale "Parte la fase finale del mandato, è una macchina che si è messa in moto che adesso dovrà affrontare il parere del Consiglio comunale" specifica, tirando fuori l'esempio del prg, sostenendo di aver gettato le basi così che il prossimo sindaco, dopo pochi mesi potrà attivarlo. Quanto alla scorsa seduta dell'assise civica commenta che si era arrivati sabato con un Consiglio pronto a dimettersi e si è usciti con un aumento Imu 1.2. Saranno i cittadini a giudicare di chi è la vittoria, per me è stata della città".
Intanto in città impazza il toto assessore, tra new entry e vecchi nomi. Si parla dell'estromissione di Lorenzo Fusco e di Mauro Tirabassi, come già da tempo qualcuno aveva chiesto più volte. Potrebbero rientrare con le stesse deleghe Gianni Cirillo e Enea Di Ianni. Qualcuno pensa a un posto anche per Devis Di Cioccio, in quanto primo dei non eletti. Voce sempre più insistente, invece, quella del ritorno di Giuseppe Schiavo, intuibile interpretazione, forse, della stretta di mano al termine del Consiglio comunale tra Federico e Rapone per un "dialogo ritrovato".
GIUNTA STORY
L'era Federico cominciò nel 2008 con la squadra di assessori composta da Mauro Tirabassi, Enea Di Ianni, Giuseppe Consorte (fino al settembre 2009), Lorenzo Fusco, Giuseppe Schiavo, Palmiero Susi. Nell'autunno 2009 arrivano le dimissioni di Giuseppe Consorte ed entrò Nicola Guerra con la delega ai lavori pubblici. Il posto di Palmiero Susi dal maggio 2010 fu affidato a Gianni Cirillo che entrò insieme ad Alessandro Angelone. Nell'aprile 2011 venne nominata Maria Assunta Iommi che subentrò a Giuseppe Schiavo che aveva la delega al bilancio affidata poi ad Angelone, il quale rassegnò le dimissioni nel gennaio scorso e lasciò il posto all'attuale assessore Loris Ramicone unico oggi rimasto in Giunta, per la discussione del riequilibrio di bilancio. Dimissioni degli assessori sabato scorso (clicca qui e qui). g.s.
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