regionale o, in subordine, la previsione di due province con caratteristiche demografiche, socio-economiche e territoriali equilibrate tra loro. In questo ultimo
caso, quindi, prevedere L'Aquila-Teramo e Pescara-Chieti. 19 i sindaci invitati, rappresentanti di città con numero di abitanti superiore ai 10 mila, ma presenti solo Avezzano, Giulianova, Atessa, Lanciano, Vasto, San Giovanni Teatino e Martinsicuro.
Anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, è intervenuto, formalizzando la proposta del suo Comune, nella quale si ribadisce la necessità di sopprimere le Province e di attribuire sempre più funzioni alle amministrazioni comunali ma al contempo, nel documento emerge un'apertura verso la possibilità L'Aquila-Teramo, considerando l'integrazione delle risorse dell'una e dell'altra realtà, che ne deriverebbe.
"Dobbiamo necessariamente tener conto che alle nostre competenze già importantissime per il territorio, come ad esempio viabilità ed edilizia scolastica - ha dichiarato il presidente del CAL, Antonio Del Corvo - si sono aggiunte altre funzioni statali di estremo valore come i trasporti pubblici e privati e l'ambiente. Il lavoro del CAL, non si esaurirà il 2 ottobre, quando scadrà il termine per la presentazione della nostra proposta di riordino, ma continuerà per il discorso legato alle deleghe, un ambito in cui, noi non saremo passivi. La vera sfida si avrà proprio sulle deleghe e ci attiveremo con nostre proposte, al fine di evitare lo smembramento del territorio".
A margine della seduta è stato approvato all'unanimità dei presenti, il regolamento interno per i lavori del Consiglio delle Autonomie Locali