SULMONA – “A conclusione del periodo di riflessione
nel corso del quale si sono confrontante le diverse posizione dei gruppi
consiliari di maggioranza, Rialzati
Abruzzo comunica di uscire dall’Esecutivo e dichiara di essere pronto a
sostenere con l’appoggio esterno il Sindaco Fabio Federico sul programma di
fine mandato che la Giunta
proporrà nel primo Consiglio Comunale utile. La conferma delle dimissioni
dell’Assessore
Alessandro Angelone scaturisce dalla nostra diversa visione dell’impostazione di lavoro
dell’organo di governo rispetto a quella proposta dal P.D.L. che ci è apparsa
non in grado di garantire quel cambio di passo che auspicavamo ed auspichiamo ,
ed è la conferma del nostro totale disinteresse per l’occupazione fine a se
stessa delle poltrone per mera volontà di gestione del potere. E’ del tutto
evidente che opereremo per il bene della città facendo da stimolo e da pungolo
all’attività dell’amministrazione con spirito propositivo e rigoroso attraverso
l’uso degli strumenti istituzionali”.
“Il Popolo della Libertà” si legge in una nota “prende atto della volontà espressa dai consiglieri comunali iscritti al gruppo di Rialzati Abruzzo di voler proseguire la esperienza amministrativa con un sostegno esterno, senza presenza di componenti della giunta da indicare al Sindaco, cui compete la scelta degli assessori. Quanto rappresentato dai consiglieri di Rialzati Abruzzo è in coerenza con l’impegno assunto dinanzi il corpo elettorale a sostenere la attuale amministrazione, e con la candidatura da loro all’epoca assunta con la lista del PDL. Questa amministrazione continuerà fattivamente ad operare per portare a compimento il programma di mandato presentato alla Città, con rinnovato slancio ed ancor maggior senso di responsabilità, perseguendo in modo ancor più coeso il raggiungimento di qualificanti obiettivi che sono quelli che interessano ai cittadini, poco appassionati a vicende di natura squisitamente politica. E ciò nella consapevolezza che l’esercizio dell’attività amministrativa non è una occupazione di posti, ma un servizio che si rende alla collettività, anche attraverso sacrifici personali”.