armi detenute illegalmente. L’uomo effettivamente aveva lecitamente un’arma e delle munizioni in ragione della propria attività di guardia giurata. Nascondeva, però, all’interno della camera da letto, bene occultate, una scatola con all’interno il munizionamento militare che, in base all’art. 2 della legge n. 895/1967 in materia di armi. Alle domande dei carabinieri, per capire come si trovasse in possesso illegalmente di quei colpi, il 56enne non ha saputo fornire spiegazioni. Condotto in caserma, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria di Sulmona.
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mercoledì 11 gennaio 2012
CASTELVECCHIO, ARRESTATA GUARDIA GIURATA
CASTELVECCHIO SUBEQUO – Guardia
giurata di Castelvecchio Subequo arrestata per detenzione illegale di munizioni
da guerra. Aveva nascosto, nella sua abitazione di Castelvecchio, munizioni in
dotazione a forze armate e di polizia. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri
della Compagnia di Sulmona e di Avezzano dopo aver perquisito Amelio Danelutti,
classe ’56, guardia particolare giurata. I militari sono entrati nella sua casa
alle 7 del mattino del 10 gennaio scorso, alla ricerca di
armi detenute illegalmente. L’uomo effettivamente aveva lecitamente un’arma e delle munizioni in ragione della propria attività di guardia giurata. Nascondeva, però, all’interno della camera da letto, bene occultate, una scatola con all’interno il munizionamento militare che, in base all’art. 2 della legge n. 895/1967 in materia di armi. Alle domande dei carabinieri, per capire come si trovasse in possesso illegalmente di quei colpi, il 56enne non ha saputo fornire spiegazioni. Condotto in caserma, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria di Sulmona.
armi detenute illegalmente. L’uomo effettivamente aveva lecitamente un’arma e delle munizioni in ragione della propria attività di guardia giurata. Nascondeva, però, all’interno della camera da letto, bene occultate, una scatola con all’interno il munizionamento militare che, in base all’art. 2 della legge n. 895/1967 in materia di armi. Alle domande dei carabinieri, per capire come si trovasse in possesso illegalmente di quei colpi, il 56enne non ha saputo fornire spiegazioni. Condotto in caserma, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria di Sulmona.