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martedì 6 settembre 2011

SINDACO ROCCARASO INVITA NAPOLITANO ALLA CERIMONIA ECCIDIO LIMMARI

ROCCARASO – Roccaraso chiede, con una lettera, al presidente della Repubblica Napolitano di partecipare alla celebrazione del 21 novembre commemorativa  del 68esimo anniversario dell'eccidio di Limmari il prossimo 21 novembre "Le scrivo a nome di tutta la cittadinanza di Roccaraso, localita' abruzzese che certamente conoscera' per essere meta di turismo invernale ed estivo, ma anche e soprattutto per il suo passato nobile e glorioso, in virtu' del
quale e' stata insignita della medaglia d'oro al valore militare. Valore che evidentemente la tempra degli abruzzesi porta a rinnovare costantemente anche ai giorni nostri: mi riferisco al caporal maggiore Simone D'Orazio, originario di Roccaraso, che nell'ultimo tragico scontro a fuoco in Afghanistan e' stato coinvolto tragicamente e che per grazia divina e' riuscito a sopravvivere alla morte". E' parte della lettera inviata dal sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per invitarlo a presiedere la cerimonia in occasione del 68esimo anniversario dell'eccidio di Limmari nel quale - per mano nazista - il 21 novembre 1943 persero la vita 128 civili tra bambini, donne e anziani. "Siamo costantemente informati sulle sue condizioni di salute - prosegue Di Donato riferendosi al caporal maggiore - e i medici tutti sono sorpresi per la sua ripresa, relativamente ottimale, avvenuta nel giro di pochi giorni: a cio' avra' certamente contribuito l'abbraccio dei suoi cari che si sono recati a Roma non appena e' stata data loro la possibilita'. Il motivo che mi spinge a scriverle, tuttavia, riguarda l'anniversario di un tragico evento che ha visto coinvolta la nostra Comunita' e che, sebbene riconosciuto a livello nazionale dallo Stato Italiano, la memoria storica rischia di far ingiallire nel dimenticatoio: l'eccidio dei Limmari. Come Ella ben sa, il 21 novembre del 1943, nei casolari della zona Limmari, vicino l'abitato di Pietransieri - frazione di Roccaraso - si consumo' una strage crudele in cui trovarono la morte ben 128 persone fra bambini, donne e anziani ad opera dei nazisti".  "Da quella terribile strage - agggiunge Di Donato - sono ormai passati 68 anni. La giovane Amministrazione a nome della quale Le scrivo, e che da poco si e' insediata, in occasione del prossimo anniversario del 21 novembre avrebbe il piacere e l'onore di invitarla a presiedere la cerimonia per poter dare il giusto valore a quella giornata: in un'epoca in cui l'incalzare degli eventi ed il declino di valori fondamentali rischiano di attenuare il ricordo di quanti ci hanno preceduto nell'adempimento del proprio dovere sino al sacrificio supremo, la presenza del Presidente della Repubblica Italiana sarebbe per la Comunita' intera e per l'Italia il riconoscimento di quei valori e un monito per tutti a non dimenticare". "La zona - scrive ancora il sindaco di Roccaraso - in cui avvenne il massacro rappresentava uno dei capisaldi della linea difensiva Gustav su cui le forze armate tedesche si attestarono dopo lo sbarco alleato a Salerno. In quel periodo, infatti, Hitler ordino' alle forze tedesche di stanza in Italia centrale di mantenere le proprie posizioni fino alla primavera del 1946, facendo terra bruciata attorno alle formazioni partigiane: Roccaraso fu completamente rasa al suolo e i suoi abitanti furono sfollati a Sulmona. Anche per questo tragico destino di guerra e di morte, Roccaraso fu scelta come sede per l'erezione di un Sacrario di guerra a tutti i caduti della Seconda Guerra Mondiale: quello che svetta dalla cima di Monte Zurrone dal 1961 e che da 50 anni ormai e' affidato alla custodia dell'Opera Nazionale per i Caduti senza Croce. Sacrario al quale, il 9 luglio 1980, con un disegno di legge furono estese le norme e le provvidenze stabilite in favore di tutti gli altri Cimiteri di guerra". "Entrambi i luoghi - conclude Di Donato - nel corso degli anni, hanno assunto un alto valore spirituale e simbolico, e quest'anno diverse circostanze sembrerebbero spingere ad una celebrazione collegiale che possa prevedere la Sua presenza in questi diversi luoghi; non da ultima, la ricorrenza dei 150 anni dell'Unita' d'Italia, sintesi e vertice dei nostri sentimenti d'amore per la Patria"






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