Ma quei ragazzi non cercavano una foto. Cercavano un segno, una presa di coscienza.
Hanno ricevuto invece un rifiuto che suona come un’amara lezione: l’istituzione non è stata capace di riconoscere il valore della loro voce.
Non ha avuto il coraggio di fare ciò che decine di sindaci in tutta Italia stanno facendo: affiancare la bandiera palestinese a quelle istituzionali come simbolo di solidarietà universale, non di schieramento politico.
Questa amministrazione ha scelto la prudenza al posto del coraggio, la neutralità al posto dell’umanità, la burocrazia al posto della coscienza.
Eppure, solo pochi giorni fa, il Consiglio comunale ha approvato, all' unanimità,un ordine del giorno con cui si impegna sindaco e giunta a
riconoscere lo stato di Palestina come primo passo necessario verso la soluzione di due
popoli e due Stati.
Ma le parole, se non si traducono in gesti coerenti, restano lettera morta. Sono facili da votare, difficili da onorare.
E allora ci chiediamo: il vice sindaco ha dimenticato la memoria di questa città? Ha dimenticato che la nostra cittá è stata decorata con la Medaglia d’Argento al Valor Militare per aver scelto, durante la guerra, di disobbedire all’ingiustizia?
Per questo, con questa lettera aperta, esprimiamo profonda delusione e amarezza per un’occasione mancata da parte dell' amministrazione Tirabassi: quella di schierarsi dalla parte giusta della storia; e,nel contempo ringraziamo profondamente quei ragazzi e quelle ragazze che oggi, hanno dato dignità a questa città.
Sono loro, non le istituzioni, ad aver onorato la storia di Sulmona. Sono loro ad averci ricordato che Sulmona non può permettersi l’indifferenza;che non può più restare neutrale; che non deve più restare in silenzio.
Sono loro ad averci ricordato cosa è stata Sulmona. Sempre loro stanno decidendo da che parte, la loro Città, deve stare. Con rispetto e convinzione"
Il circolo cittadino del PD
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