CARAMANICO - "La crisi derivata dalla chiusura delle Terme di Caramanico ha conseguenze paragonabili a quelle di una crisi industriale. Sottovalutarla significa continuare a brancolare nel buio, mostrando quell'approccio incerto e non risolutivo che fino ad oggi ha impedito di risolvere i problemi di Caramanico e dei comuni vicini, relativi all'occupazione, alla chiusure delle attività alberghiere e commerciali, all'offerta sanitaria.Qualora dopo il 15 ottobre non dovessero pervenire offerte per lo sfruttamento dell'acqua termale la Regione sarà chiamata ad un ruolo da protagonista, e anche da parte mia non mancheranno gli sforzi per contribuire a trovare una soluzione, con approccio costruttivo come ho sempre fatto fino ad oggi.
Andata deserta anche la settima asta dei beni relativi alla Terme, e in attesa delle scelte dei curatori fallimentari circa l'ottava, ciò di cui vogliamo discutere oggi però è la procedura ad evidenza pubblica indetta da Areacom per l'assegnazione della concessione pluriennale dello sfruttamento delle acque del Pozzo Gisella di Caramanico.
Su questa vicenda si sono concentrate le mie attenzioni, che intendo mettere nero su bianco.
· Per prima cosa sono intervenuto su una lettera di Areacom mostrata dai consiglieri di minoranza al Consiglio Comunale straordinario di Caramanico dello scorso 11 agosto. La lettera in questione non conteneva né data né firma ed era una formale risposta alla richiesta presentata in precedenza dal Sindaco di Caramanico per chiedere chiarimenti circa i criteri premiali previsti dalla procedura di gara. Il Comune ha ricevuto ufficialmente la risposta solo il giorno successivo, il 12 agosto, ciò vuol dire che i consiglieri di minoranza del Comune di Caramanico sono entrati in possesso del documento prima sia del Sindaco, a cui era indirizzata, che del Presidente Marsilio. Rammento che parliamo di una procedura ad evidenza pubblica di grande impatto sociale ed economico, per cui accerteremo nel corso della Commissione di vigilanza come sia stato possibile che soggetti estranei, dello stesso colore politico dell'attuale governo regionale, ne fossero in possesso. Non è una questione di polemica politica, si tratta piuttosto di una questione di trasparenza ed è giusto appurare come siano andate le cose.
· C'è poi un secondo aspetto relativo alla possibilità o meno di utilizzare l'acqua di Caramanico Terme al di fuori del Comune di Caramanico o per un uso diverso da quello termale. Sia il Direttore di Areacom, con la nota incriminata, che il Presidente del Consiglio regionale hanno escluso categoricamente questa eventualità, ed è una risposta che ci soddisfa, come soddisfa chiunque abbia a cuore il futuro delle Terme chiuse ormai dal 2021. Sul punto però nutro qualche dubbio. In primis, la risposta di Areacom, benché autorevole per la provenienza, non è vincolante per gli eventuali partecipanti, e le ambiguità riguardano proprio il capitolato tecnico. Chi avrà modo di leggerlo potrà infatti constatare come sia il punto 3.3 relativo al canone di utilizzo, sia il punto 8 riguardante l'autorizzazione sanitaria che l'eventuale concessionario dovrà ottenere, prevedono altri usi oltre a quello termale, e cioè anche: l'imbottigliamento delle acque, l'impiego delle acque per la preparazione di bevande analcoliche e l'estrazione di sali dalla acque. Sono punti del capitolato che con tutta evidenza vanno in contrasto con quello che sostengono sia il direttore di Areacom che il Presidente Sospiri, la cui interpretazione tuttavia mi auguro possa prevalere. Ma i dubbi permangono. Non è un caso inoltre che, nel precedente bando, la proposta della Virgo Holding SpA, che voleva sfruttare l'acqua per l'imbottigliamento e il confezionamento di prodotti derivati, venne valutata positivamente dalla Commissione di gara, e quando si arrivò alla Virgo tramite lo scorrimento della graduatoria la revoca dell'assegnazione provvisoria fu effettuata per l'irregolarità del Durc. Solo un parere del sempre presente studio legale Testa (che difende l'Areacom in molti procedimenti) offrì all'Agenzia un'ulteriore motivazione, secondaria rispetto a quella dell'irregolarità contributiva, sostenendo che quell'offerta non rispondeva agli interessi della collettività pur essendo stata valutata positivamente dalla Comisisone e quindi rispondente al capitolato. Mi auguro che queste preoccupazioni, che potrebbero anche esporre Areacom e la Regione Abruzzo a contenziosi rispetto alla procedura ad evidenza pubblica in corso, possano essere eliminate per tempo e in autotutela, contribuendo ad alleviare le preoccupazioni della comunità caramanichese".
Il Vice Presidente del Consiglio Regionale
Antonio Blasioli
ULTIME NOTIZIE DALLA REGIONE
Sport News
IN PRIMO PIANO
TERME DI CARAMANICO: "MASSIMA DISPONIBILITÀ ALLA COLLABORAZIONE MA LA REGIONE ASSUMA UN RUOLO DA PROTAGONISTA, FACCIA CHIAREZZA E SMETTA DI TERGIVERSARE"
CARAMANICO - " La crisi derivata dalla chiusura delle Terme di Caramanico ha conseguenze paragonabili a quelle di una crisi industriale...
TOP NEWS
TOP NEWS REGIONE ABRUZZO
FACEBOOK LIVE - LE DIRETTE STREAMING DI CENTROABRUZZONEWS
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento